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TENTATO OMICIDIO IN DISCOTECA

Tentato omicidio in discoteca, Laura:
«Era fuori di sè, voleva uccidermi»

«Era arrabiato, non voleva che andassi a quella festa al Victory». Il commercialista aveva bevuto e ora si dispera: «Cosa ho fatto?»
L'ambulanza intervenuta sabato sera al Victory, dove è avvenuto il drammatico episodio. COLORFOTO
L'ambulanza intervenuta sabato sera al Victory, dove è avvenuto il drammatico episodio. COLORFOTO
L'ambulanza intervenuta sabato sera al Victory, dove è avvenuto il drammatico episodio. COLORFOTO
L'ambulanza intervenuta sabato sera al Victory, dove è avvenuto il drammatico episodio. COLORFOTO

VICENZA. «Era fuori di sè. Una furia. Voleva uccidermi, ne sono certa. Ho sentito i colpi sul mio corpo, almeno una quindicina. Ad un certo punto mi ha sopraffatta, ho cercato di urlare ma in quel momento ho pensato che fosse finita, che ce l'avrebbe fatta ad ammazzarmi».
Laura Roveri, 26 anni, sa di essere salva per miracolo. Deve ringraziare i dipendenti della discoteca e dell'agenzia di sicurezza che l'hanno soccorsa bloccando il suo fidanzato Enrico Sganzerla, 42 anni, commercialista di Casaleone, nel Veronese, che ora è in cella al San Pio X dopo essere stato ammanettato dalla polizia per tentato omicidio aggravato dalla premeditazione. Lui domani sarà interrogato in cella dal giudice Dario Morsiani. «È un uomo distrutto, devastato dal dolore, preoccupato delle condizioni di Laura. Ha chiesto soltanto di lei, ha voluto sapere come stava, ha chiesto se potrà vederla; e se lui non potrà andare da lei, se sarà Laura ad andare da lui», ha raccontato il suo difensore, l'avv. Luca Bronzato. «Non si ricorda bene che cos'è accaduto. Sa di aver accoltellato la sua ragazza, anche se non ha saputo spiegare cosa gli è preso». Sganzerla, revisore dei Conti del Comune di Cerea, appassionato di tennis - una drammatica coincidenza con l'altro professionista veronese Vittorio Ciccolini in carcere per l'omicidio di Lucia Bellucci, i due infatti si conoscevano e avevano giocato insieme alcune volte - sabato notte s'era recato alla discoteca Victory e dopo un tentativo di chiarimento con la sua ormai ex ragazza, ha tirato fuori un coltello e ha iniziato a colpirla. Il coltello, secondo una prima ricostruzione, Sganzerla l'avrebbe portato da casa.
Laura è stata dichiarata fuori pericolo. Ha una prognosi di 60 giorni, una ferita molto profonda al collo, ed è fasciata in buona parte del corpo. È assistita dagli avv. Paolo Mele senior e Agron Xhanaj, ma è presto per lei per pensare all'inchiesta e al processo, anche se oggi sarà ascoltata dal pubblico ministero Alessandro Severi con i poliziotti della squadra mobile col vicequestore Michele Marchese. Il pm ha chiesto la convalida delle manette per Sganzerla, e un'ordinanza in carcere.
«Si, mi voleva uccidere. Era imbufalito perchè ero andata a quella festa. Lui non voleva, temeva l'appuntamento perchè c'era un mio amico con cui pensava ci fosse qualcosa», ha ricostruito Laura, studentessa di Giurisprudenza. In effetti, il rapporto fra i due si era sfilacciato, ed Enrico temeva di perdere quella ragazza che l'aveva fatta innamorare. Laura ha riconosciuto il coltello con cui l'ha colpita; ce l'aveva in casa il commercialista, che al Victory si era presentato ubriaco e aveva spiegato all'ingresso di essere stato invitato per una cena ad un tavolo, dando un nome inesistente. Aveva incontrato Laura, che secondo le testimonianze si era infastidita quando l'aveva visto, e aveva detto agli amici che lo avrebbe liquidato in fretta. E invece, dopo i primi chiarimenti, la litigata era degenerata con l'aggressione. Laura è stata già sottoposta ad un intervento chirurgico; è attesa da un secondo, di chirurgia plastica, per eliminare gli effetti di una cicatrice.
Intanto, sul dramma di sabato sera è intervenuta anche la deputata del Pd Alessandra Moretti, per invocare «un'azione decisa e misure dure per combattere la piaga della violenza contro le donne». «Voglio esprimere la mia vicinanza a Laura, vittima di una violenza vigliacca. Servono misure e condanne esemplari».
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Diego Neri

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