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LR Vicenza

Trecento volte Jack, il 10 che le ha viste tutte. «Il tunnel del Menti mi emoziona ancora»

Stefano Giacomelli contro l'Ascoli ha festeggiato le 300 presenze in maglia biancorossa (Foto Studio Stella/Ciscato)
Stefano Giacomelli contro l'Ascoli ha festeggiato le 300 presenze in maglia biancorossa (Foto Studio Stella/Ciscato)
Stefano Giacomelli contro l'Ascoli ha festeggiato le 300 presenze in maglia biancorossa (Foto Studio Stella/Ciscato)
Stefano Giacomelli contro l'Ascoli ha festeggiato le 300 presenze in maglia biancorossa (Foto Studio Stella/Ciscato)

Certo che 300 presenze con la stessa maglia sono tante. Ma proprio tante. In un'epoca in cui siamo abituati a repentini trasferimenti, a calciatori che in una sola stagione cambiano colori due volte, forse anche tre, il traguardo di Stefano Giacomelli assume un valore molto speciale.
Il capitano del Vicenza, che ha festeggiato la trecentesima presenza in maglia biancorossa contro l'Ascoli, ha scalato posizioni fino ad entrare nel gotha biancorosso: davanti a lui ci sono le bandiere Giulio Savoini (317), Gigi Menti (314), Alfonso Santagiuliana (311), un podio eccellente sul quale Jack mira a salire prima o dopo. Ha tutto il tempo: il numero 10 del Lane festeggerà il 32° compleanno il prossimo 30 aprile. La sua è una storia intensa, vibrante, piena. «Fatta di gioie e dolori - ha ribadito dopo la vittoria sull'Ascoli -, perché a Vicenza ho vinto, festeggiato, goduto ma anche sofferto: ci sono stati momenti bui, difficili, ma ho scelto di restare qui, perché uscire dal tunnel del Menti mi emoziona. E non m'importa se gioco 10' o 20' oppure l'intera partita, per questa maglia voglio dare tutto».
Giacomelli da Spoleto, al Vicenza dal 2012, ha incarnato il Lane nell'ultimo schizofrenico decennio caratterizzato da retrocessioni, fallimenti, stagioni tragicomiche. Si è caricato spesso la squadra sulle spalle, in silenzio, rispondendo talvolta con gol, prestazioni, ingressi in campo risolutivi. Vengono in mente molte istantanee. Potremmo chiamarle InstaJack, visto che viviamo nell'epoca dei social, che Giacomelli non disdegna. C'è chi ricorda il 1° maggio 2017, il giorno in cui l'attaccante biancorosso passò dall'altare alla polvere, al Bentegodi, per un assist mancato a Signori, nella gara che di fatto sancì la caduta del Vicenza in C. Ma vogliamo piuttosto ricordare la doppietta di Jack al Monza, nell'ottobre del 2018? O la bomba da fuori al Teghil di Lignano contro il Pordenone? E per i più nostalgici il destro decisivo per battere il Modena al Braglia nella magica stagione 2014-2015? Ci sarebbero altri gol da raccontare. E poi c'è uno spareggio da riportare sempre alla memoria, con Giacomelli grande protagonista. Le date sono due: 19 e 26 maggio 2018, playout col Santarcangelo. Spareggi da brividi, entrambi sigillati da due salvifiche reti firmate Giacomelli. Nella gara d'andata al Menti (2-1) col suo tipico destro a giro all'incrocio, nel ritorno romagnolo (1-1) incuneandosi tra i due centrali e beffando il portiere al minuto 81, prima dell'ultimo batticuore, il pari al 95'.
Stefano è un attaccante solo nella forma, perché nella sostanza si muove in ogni zona del campo per contrastare gli avversari, dialogare con i compagni e far ripartire l'azione. Dai suoi piedi nasce sempre qualcosa di importante, come in occasione della rete di Zonta all'Ascoli. Nel 2015, la prospettiva che fosse ceduto dopo l'anno magico con Marino fu presa male da una grossa fetta del popolo biancorosso che ora, tutto compatto, non può che ringraziarlo per le stagioni inanellate con una sola maglia. Il club di Rosso ha ringraziato così il suo capitano: «Per tante altre emozioni da vivere, con addosso i nostri colori, grazie Jack».

Marta Benedetti