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L.R Vicenza

Taugordeau pronto a girare un nuovo film: «Vinciamo e ripartiamo»

Anthony Taugordeau,32 anni, arriva dal Venezia promosso in A (Foto Trogu)
Anthony Taugordeau,32 anni, arriva dal Venezia promosso in A (Foto Trogu)
Anthony Taugordeau,32 anni, arriva dal Venezia promosso in A (Foto Trogu)
Anthony Taugordeau,32 anni, arriva dal Venezia promosso in A (Foto Trogu)

A lui Mimmo Di Carlo e la società biancorossa hanno scelto di affidare il centrocampo del Vicenza. Anthony Taugordeau, regista classe 1989 nato a Nizza e protagonista la scorsa stagione della cavalcata verso il ritorno in Serie A del Venezia, si è presentato dicendo: «L’obiettivo minimo per questa squadra devono essere i playoff». 

 

Ci racconta com’è andata la trattativa?
Si sono dette tante cose anche che io avrei rifiutato il Vicenza. Io non ho rifiutato niente e quella del Vicenza è stata la prima chiamata che ho ricevuto, purtroppo però non ero svincolato: c’è stata una trattativa tra due società e per questo la cosa è andata per le lunghe. La mia voglia di venire qui non è mai mancata, ma si sa come va il mercato. La verità è questa.

Mister Zanetti, vicentino doc e legato a questa piazza, cosa le ha detto?
In ritiro il mister sapeva che il Vicenza mi aveva cercato e me ne ha parlato benissimo: mi ha detto che è una piazza vera, con un grande pubblico. Ho giocato qui al Menti e so che la gente è calorosa. 

Il Vicenza non sta attraversando un momento facile...
Non sono arrivato nel momento migliore, questo è vero, ma siamo solo all’inizio. Dopo due partite è difficile dare un giudizio su una stagione che è ancora lunghissima. Secondo me a questa squadra manca un risultato positivo che possa fare girare la ruota e speriamo già da domenica di poter far cambiare le cose. 

Lei come sta fisicamente?
Mi sono sempre allenato a Venezia, ma essendo fuori rosa mi manca la partita, il possesso palla, che sono poi le cose allenanti. È da una settimana e mezza che lavoro con la squadra, ma ci vorrà ancora un po’. Sono consapevole che tempo non ce n’è. 

Ma se ci fosse bisogno di lei domenica è pronto?
Se bisogna essere pronto, sarò pronto. Sicuramente non lo decido io. 

Dove crede possa arrivare questo Vicenza?
Ho visto che già da inizio mercato il Vicenza ha rinforzato la squadra prendendo dei giocatori importanti che avevano tanto mercato in B e probabilmente anche in A. L’obiettivo dei play off quindi deve essere il minimo per questa squadra.

La scorsa stagione ha conquistato la A con il Venezia, qual è stato l’elemento decisivo?
Sarà scontato ma la differenza l’ha fatta il gruppo. Io sono arrivato in un gruppo che già era forte e ci siamo uniti ancora di più, oltre ad essere una squadra ovviamente di qualità. Avevamo le idee chiaro su quello che dovevamo fare.

E a Vicenza com’è il gruppo?
Qui a Vicenza il gruppo c’è già, è la prima cosa che mi hanno detto e che ho notato. Senza di quello non si vince e per fare il passo avanti come ho detto, serve un episodio. 

In cosa può aiutare la squadra?
Quello che ho sempre dato in questi ultimi anni: io mi adatto al gruppo e alle richieste del mister, cerco di fare sempre il meglio possibile. 

In carriera ha sempre fatto qualche gol…
Sì, solo l’anno scorso non ne ho fatti. L’anno prima siamo retrocessi, immeritatamente, e avevo fatto otto gol. Ma spero anche di ritrovare il gol su calcio di punizione, che in carriera è sempre stata la mia specialità. 

Domenica a Cosenza troverete una squadra che ha cambiato tanto negli ultimi giorni di mercato: come la state preparando?
La concentrazione deve essere su noi stessi, prima di guardare gli altri perché se ritroviamo il nostro gioco e la compattezza che aveva il Vicenza lo scorso anno possiamo fare bene.  

 

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