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IL DOPPIO EX

Raicevic, un gol per il Lane: «Un pareggio a Terni per poi ripartire di slancio»

Filip Raicevic ai tempi della sua militanza in biancorosso
Filip Raicevic ai tempi della sua militanza in biancorosso
Filip Raicevic ai tempi della sua militanza in biancorosso
Filip Raicevic ai tempi della sua militanza in biancorosso

Un punto di (ri)partenza. «Ma sì: sabato un pareggio, poi speriamo che il Vicenza torni a vincere e soprattutto che continui a farlo». Una bella “X” che mette a posto a tutti. È il pronostico, della testa e del cuore, di Filip Raicevic. Ternana-Vicenza di sabato non sarà una partita come le altre per l’attaccante. Il rapace montenegrino ha lasciato un segno importante in biancorosso nel periodo compreso tra il 2015 e il 2017, ma conserva anche un ottimo ricordo della sua esperienza in Umbria. L’anno scorso, nello specifico, ha dato un bel contributo alla cavalcata-record delle Fere, tornate trionfalmente in Serie B anche grazie alle 27 presenze e ai 7 gol di Raicevic.

Tanta qualità. Chi dunque meglio del centravanti può “presentare” il prossimo avversario della formazione di Brocchi? Raicevic adesso è svincolato. Al termine della passata stagione è tornato al Livorno per fine prestito. Poco dopo il club toscano è fallito e ora l’ex biancorosso-rossoverde è in attesa della proposta giusta. Nel frattempo dipinge la Ternana dello scorso anno come «un gran gruppo, dove c’erano tanti giocatori di qualità e ognuno aveva il suo spazio». E adesso? «Adesso - afferma - la Ternana è ancora più forte. Ha rifatto la squadra in estate e ha molti elementi di valore. Non c’è che l’imbarazzo della scelta: Pettinari, che è passato anche per Vicenza, Donnarumma, Falletti... ».

Occhio a Lucarelli. La Ternana è sorretta da un pubblico particolarmente caldo, ma Raicevic non ha potuto contare sul sostegno della gente. «Purtroppo - riprende il centravanti - era il periodo degli stadi chiusi. Lucarelli? L’avevo già conosciuto a Livorno, è un allenatore bravo e giovane con un eccellente staff. Ha un pregio in particolare, è un ottimo motivatore. Secondo me ha le carte in regola per diventare un tecnico importante».

Il Lane se la gioca. Il Vicenza, insomma, pare atteso da un sabato complicato. E certo che sette sconfitte in otto gare... «Davvero - dice Raicevic - non me lo sarei aspettato, anche perché quella biancorossa è una squadra di qualità. Come se ne esce? Tante volte nel calcio un risultato positivo ti cambia la stagione. La vittoria con il Pordenone avrebbe potuto rappresentare una svolta, ma la sconfitta con la Reggina proprio non ci voleva. Io comunque sono fiducioso, anche perché il Vicenza può giocarsela con tutti. In questo campionato ci sono tante buone squadre, ma c’è anche molto equilibrio. Pensiamo, per esempio a Monza e Parma: pareva che con quegli organici partissero... con 30 punti di vantaggio e invece sono lì nel gruppo».

Difficile per tutti. Raicevic non ha mai conosciuto Brocchi come allenatore. «Ci ho giocato contro - racconta - ma come tecnico non lo conosco. Quel che è certo, adesso, è che la squadra prima di tutto deve compattarsi. Quella di sabato sarà una partita difficile per il Vicenza, ma lo sarà anche per la Ternana». I biancorossi hanno parecchi problemi: uno di questi è una prima linea che sta evidenziando delle difficoltà e che al Liberati sarà anche priva di Diaw, peraltro ancora a secco in questo avvio di campionato. «Ma io - prosegue Raicevic - preferisco non parlare dei singoli. Dico solo che dai momenti difficili si esce con l’unione e con il lavoro. È inutile soffermarsi su chi non fa i gol o su chi commette errori in difesa. Bisogna solo che i giocatori si aiutino l’un l’altro, perché quello che realmente conta a vincere. Un successo lo puoi conquistare... con un autogol o con una rete del portiere al 93’. Non importa come arrivano i tre punti: l’importante è muovere la classifica, perché poi questo dà fiducia e aiuta a uscire dai momenti difficili».

Vicenza nel cuore. Raicevic, come si diceva, sta aspettando la proposta giusta. E se un giorno l’occasione fosse tinta di biancorosso? «Beh - si illumina l’attaccante - per me Vicenza sarebbe sempre l’opportunità giusta. Io in biancorosso non sono stato bene: di più. Questa è una grandissima piazza, con un pubblico eccezionale. La squadra è valida, la proprietà è solida, ora ho visto che c’è anche un centro sportivo nuovo... Ho vissuto tanti momenti felici a Vicenza, in biancorosso ho esordito in B. Ma conservo tutto, anche i ricordi meno belli. Fanno comunque parte di un’esperienza eccezionale».

Doppietta indimenticabile. E visto che di ricordi si parla, non si può non soffermarsi su quel memorabile Vicenza-Modena del 2016. I biancorossi sono sotto di un gol: Raicevic entra al 72’ e realizza la doppietta che permette alla squadra di Marino di vincere. In quella gara, tra l’altro, fu espulso Crecco (all’epoca in gialloblu) per somma di ammonizioni. «Ero molto arrabbiato - ricorda Raicevic - perché per tutta la settimana ero stato indicato come titolare... Tra l’altro, per la prima volta i miei famigliari erano venuti a vedermi. E mio padre aveva pronosticato una tripletta per me. Dopo aver segnato il secondo gol mi sono girato verso la tribuna per vedere il papà, la mamma e la fidanzata. E mio padre mi faceva segno di andare a prendere subito il pallone: nonostante la partita fosse praticamente finita confidava ancora nella tripletta... ». 

Giancarlo Tamiozzo