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L'illustratore vicentino

«Quel 10 in tribuna al Menti
è un sogno che si avvera»

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L'opera di Osvaldo Casanova che si può apprezzare sulle scale che portano in tribuna
L'opera di Osvaldo Casanova che si può apprezzare sulle scale che portano in tribuna
L'opera di Osvaldo Casanova al Menti

«Il numero 10 è il numero dei sogni. È il fantasista, è colui che fa segnare i compagni, che illumina il gioco, inventa. Ognuno ci può vedere chi vuole: i più giovani probabilmente Giacomelli, i più anziani Faloppa. Ogni generazione ha avuto il suo numero 10, e non solo biancorossi. Maradona, Pelè, Roberto Baggio. Avrei potuto disegnare la maglia numero 9 del bomber, ma volevo lasciare libera l'immaginazione di ciascuno, volevo si continuasse a sognare e in particolar modo che lo si facesse con i colori biancorossi».

 

IL BENVENUTO. Sono le parole di Osvaldo Casanova, illustratore vicentino autore dell'opera che oggi abbellisce il muro della tribuna centrale dello Stadio Menti di Vicenza in un abbraccio di benvenuto davvero suggestivo per chi varca il cancello principale. Anima biancorossa, ha regalato ai vicentini uno dei suoi lavori che ha fatto la sua comparsa sulla parete della tribuna lo scorso 15 settembre, portando fortuna al Vicenza che sul campo ha battuto il Rimini 2-0. «Realizzare un'illustrazione per il Lane è sempre stato il mio obiettivo - ha spiegato Osvaldo Casanova - mi ero già proposto alla vecchia dirigenza con cui, inutile dirlo, non c'era stata alcuna possibilità di collaborazione. Quando è arrivata la nuova società si è subito aperto un dialogo e l'idea di disegnare la parete della tribuna centrale del Menti è stata del direttore generale Paolo Bedin. Ero elettrizzato, oltre che onorato, all'idea. Realizzare un'opera a casa tua, come per me è il Menti, non è cosa di tutti i giorni. Oltretutto sulla tribuna centrale, lì dove siede il pubblico più "facoltoso". Per me, come per tutti noi tifosi vicentini il Lane è una fede. Spesso quando mi chiedono che squadra tifo e io rispondo Vicenza, loro mi chiedono: "Sì ok, ma in Serie A?" Nessuno, ovviamente, la mia squadra è il Vicenza, in A, B o C che sia. Oggi poter collaborare lavorativamente con il Lane è fantastico, anche perché non è finita qui».

 

IL PRESAGIO. Il presagio è quindi che la collaborazione tra la società biancorossa e l'illustratore vicentino sia ben lontana dal terminare con quest'opera. Un onore per lui, Osvaldo Casanova, ma allo stesso tempo un patrimonio inestimabile per tutto il popolo vicentino: l'autore del "numero 10", dal cuore biancorosso, è infatti un talento nostrano molto apprezzato in tutta Italia, ma non solo. «Collaboro regolarmente con riviste inglesi, sudamericane e di ogni parte del mondo - ha spiegato Casanova - ora in uscita c'è un libro che riguarda la storia del Milan, oltre ad una mostra sui tifosi del Genoa». Della scorsa settimana è l'uscita del suo "Zidan Blue Edition" nel primo numero di Champions Journal, il nuovo magazine dedicato alla Uefa Champions League. Ad agosto invece una delle più popolari riviste di calcio d'Inghilterra, "FourFourTwo", ha inserito Osvaldo Casanova tra i "world's best football illustrators", ovvero tra i migliori illustratori del calcio del mondo. «Quando mi hanno chiamato per darmi la notizia non ci credevo per davvero - ha raccontato l'autore del "numero 10" - sono stato davvero onorato e contento ad aver ricevuto un simile riconoscimento». Riconoscimento al genio di Osvaldo Casanova, che ha saputo fare del suo talento il proprio lavoro.

 

TANTA GAVETTA. «Ho fatto il pubblicitario, il grafico, l'illustratore, il copywriter e il vignettista in passato - ha detto - ho lavorato per diverso tempo per agenzie, ma poi ho scoperto di poter fare della mia passione sfrenata per il calcio un lavoro. Come potevo lasciarmi sfuggire l'opportunità?». Ma Osvaldo Casanova non realizza illustrazioni solo per il calcio, ma anche per la musica, l'editoria, la pubblicità e tutti gli altri sport. Il Vicenza però è un chiodo fisso: «In tutte le mie opere, quando possibile, cerco di inserire qualcosa che ricordi il Lane - ha spiegato Casanova - un 1902, l'accostamento dei colori del Vicenza, la R. C'è sempre qualcosa anche se non è facile vederlo, ci vuole un occhio davvero attento ed allenato». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Anna Fabrello