Senza tanti giri di parole: il Vicenza esce male da questa vicenda. Volutamente tralasciamo per ora ogni considerazione tecnica. Ci soffermiamo su una sequenza di situazioni che non hanno fatto bene all’ambiente e che hanno generato tra i tifosi reazioni che spaziano tra ilarità e rabbia. Se proprio il cambio si voleva, se proprio il cambio ci doveva essere, discrezione e capacità di centrare il bersaglio avrebbero dovuto essere compagne fedeli.
Così non è stato e alla fine fanno riflettere i “no” (al netto di eventuali autocandidature) detti a un Vicenza che una volta era un punto d’arrivo o il trampolino per un futuro luminoso. Alla fine resta Mimmo Di Carlo, eroe di mille battaglie sul campo nonché artefice di una promozione al primo colpo e di una salvezza giunta in anticipo. Ora occorre stringersi attorno a lui (al netto degli errori commessi), un uomo che sa cos’è il biancorosso.