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VOLTI NOTI

Proia-Vicenza, amore mai nato. A Brescia è sfida al passato

Ieri protagonista mancato in biancorosso; oggi avversario temibile con la maglia del Brescia sulla strada verso la salvezza; domani chissà. Domenica il Vicenza ritroverà in campo, ma dal lato degli avversari, Federico Proia. Proprio lui, il grande colpo del mercato estivo, acquisito a titolo definitivo con un investimento importante dal Cittadella e legato al Lane da un contratto triennale con scadenza 2024. Era il 17 luglio, e il colpaccio Proia sembrava preludere ad un mercato di altissimo livello, finalizzato a portare la squadra allenata di Mimmo Di Carlo a lottare per un posto al sole nel campionato di serie B. Purtroppo sappiamo tutti com’è andata a finire: i sogni di gloria estivi si sono presto eclissati in una realtà ben più fosca, con i giocatori più attesi, a partire appunto da Proia, protagonisti in negativo. Equivoco tattico Eppure, a osservare solo i numeri, il rendimento del centrocampista romano non sembrerebbe affatto negativo: ben 4 gol in 19 presenze su 20 turni di campionato, con un totale di 1.037 minuti a referto. Perché allora Proia già a gennaio è stato inserito nella lista dei partenti, finendo appunto per accasarsi al Brescia? La questione di fondo è sostanzialmente tattica. Proia, infatti, era stato acquistato per agire da mezzala nel modulo 4-3-1-2 disegnato da Di Carlo: proprio in quella posizione era stato efficacissimo e decisivo nelle file del Cittadella, segnando 6 gol e fornendo 4 assist nella stagione 2019/20 e addirittura 9 reti più 2 assist in quella successiva, dimostrandosi dirompente negli inserimenti. Il problema è che, in realtà, Proia nel Vicenza ha avuto ben poche occasioni per giocare nel suo ruolo. Di Carlo, che si era ritrovato senza un vero trequartista, ha tentato di adattare proprio lui, anche perché nel frattempo come mezzala di inserimento si era subito fatto apprezzare Ranocchia, meritando spazio e fiducia continuativa. Dopo il cambio di guida tecnica, poco è cambiato per Proia: anche Brocchi lo ha utilizzato quasi sempre sulla trequarti, in particolare dal momento in cui ha deciso di virare al modulo 4-2-3-1 in cui un giocatore come lui, decisamente meno efficace nella fase di rottura del gioco avversario, difficilmente si sarebbe adattato ad essere uno dei due mediani come invece possono fare adesso Cavion, Bikel, Zonta o Ranocchia. Impiegato quasi stabilmente da trequartista forzato, Proia ha segnato comunque 4 reti, ma a livello di prestazioni quasi mai è risultato convincente. Chance Brescia Il passaggio al Brescia è diventato così una possibilità di rilancio personale per il giocatore, mentre il Lane per quest’anno ha liberato un posto in lista over e si è sgravato di uno degli ingaggi più onerosi, bilanciando così gli innesti nel mercato invernale ed evitando al contempo il rischio in prospettiva di un eccessivo deprezzamento del suo cartellino. La formula è stata quella del prestito con opzione di riscatto in favore del Brescia: il club lombardo la eserciterà? Dipenderà dal rendimento del centrocampista, che in questo primo periodo nella nuova squadra non è stato particolarmente brillante: 1 gol in 10 presenze, in cui pur essendo impiegato da mezzala raramente si è distinto tra i migliori in campo. Il nuovo tecnico Corini ha già dichiarato di credere molto in lui: al centrocampista il compito di ripagare a pieno la fiducia per meritarsi la conferma al Brescia, altrimenti a fine giugno sarà nuovamente un tesserato del Lane.•.

Francesco Guiotto