L'allarme è risuonato ieri pomeriggio da Busto Arsizio: «Aurora Pro Patria 1919 comunica che in seguito ai tamponi di routine è stato riscontrato un caso di sospetta positività al Covid-19 ad un calciatore della Prima Squadra. Il tesserato, asintomatico, è già in isolamento fiduciario. Aurora Pro Patria 1919 sta già seguendo tutto l'iter previsto dal Protocollo per poter continuare gli allenamenti e disputare gare ufficiali». Il comunicato del club varesino ha inevitabilmente ha creato apprensione anche a Vicenza, considerando che solo 24 ore prima proprio la squadra lombarda aveva giocato al Menti contro il Lane nel secondo turno di Coppa Italia.
Come previsto dai protocolli concordati fra Governo e Federcalcio, entrambe le squadre prima della partita si erano sottoposte ai tamponi; il fischio d'inizio del 30 settembre era stato posticipato di un'ora proprio per consentire alla Pro Patria di ricevere in tempo utile gli esiti. La documentazione ha certificato che nessun tesserato (né nel gruppo-squadra Vicenza, né nel gruppo-squadra Pro Patria) è risultato positivo, aspetto che il club bustocco ha ribadito con un'ulteriore nota diffusa ieri pomeriggio.«Si precisa che, come da protocolli, la Prima Squadra ha effettuato i tamponi anche quattro ore prima della partita di Coppa Italia contro il Vicenza. I risultati dei tamponi effettuati a tutti i tesserati hanno dato esito negativo». La sospetta positività è invece emersa nei cosiddetti "test rapidi" effettuati ieri, il giorno successivo all'incontro del Menti; la situazione sarà ulteriormente verificata con il nuovo giro di tamponi a cui si sottoporrà la Pro Patria nella giornata odierna, mentre per quanto riguarda il Vicenza i tamponi sono già stati effettuati ieri e oggi si avranno i responsi. A rendere meno gravosa l'attesa c'è comunque la notizia, filtrata in serata da Busto Arsizio, che il giocatore "tigrotto" con sospetto di positività non sarebbe sceso in campo mercoledì al Menti.