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La meglio gioventù fa volare il Vicenza Ma servono i “veci”

Il giovane Leonardo Zarpellon contende palla a un altro ex giocatore del Bassano, Federico Furlan
Il giovane Leonardo Zarpellon contende palla a un altro ex giocatore del Bassano, Federico Furlan
Il giovane Leonardo Zarpellon contende palla a un altro ex giocatore del Bassano, Federico Furlan
Il giovane Leonardo Zarpellon contende palla a un altro ex giocatore del Bassano, Federico Furlan

La storia del calcio è piena di piccole, grandi storie in cui il destino sembra divertirsi a giocare con le coincidenze. La splendida vittoria del Vicenza a Terni offre diversi spunti di riflessione al riguardo. Certo, in copertina va la punizione-capolavoro dell’umbro ed ex rossoverde Stefano Giacomelli (e chi sennò?), tornato dalla squalifica proprio per giocare da primattore e con la fascia di capitano al braccio questa partita, in cui ha siglato il suo bellissimo nono gol stagionale. Ma volendo ampliare un po’ lo sguardo, e sperando che questo colpaccio al Liberati segni davvero una svolta decisiva per il campionato del Lane, è bello sottolineare il ruolo da protagonisti di due giovani centrocampisti vicentini non solo di maglia, ma anche per nascita: Loris Zonta, gladiatore in mediana e autore del tiro da fuori che ha baciato il palo prima di depositarsi in rete per lo 0-2, e Leonardo Zarpellon, che ha impreziosito un ottimo primo tempo guadagnando la punizione poi magistralmente trasformata da Giacomelli. BASSANO, 22 MAGGIO. Il ventunenne Loris Zonta è nato a Bassano il 22 maggio del 1997. Esattamente una settimana dopo, il 29 maggio, il Vicenza di Francesco Guidolin avrebbe alzato al cielo la Coppa Italia, raggiungendo il risultato più prestigioso della sua storia. Per curiosa coincidenza, anche Leonardo Zarpellon è nato a Bassano il 22 maggio, ma due anni dopo, nel 1999: il giorno successivo, il Vicenza già retrocesso si sarebbe tristemente congedato dalla serie A perdendo al Menti per 1-4 contro la Roma, certificando la fine di quel ciclo d’oro. Ecco, i vicentini Loris e Leonardo non hanno mai avuto la soddisfazione di vedere giocare in serie A la squadra che rappresenta la loro provincia. Vent’anni dopo, però, si trovano ad indossare la maglia biancorossa da protagonisti, e si stanno giocando l’opportunità unica di inaugurare un nuovo ciclo che punta dichiaratamente a riportare il Vicenza a vivere quei fasti: l’anagrafe dice che questi due ventenni vicentini, decisivi in questa importantissima vittoria a Terni, tra qualche anno potrebbero essere in campo a battagliare con il Lane a San Siro o allo Juventus Stadium. E allora sì che sarebbe bellissimo, per loro e per tutti noi, ritrovarsi a commentare: «Ti ricordi? Tutto è cominciato a Terni, con quella punizione guadagnata da Zarpellon e quel gran gol segnato da Zonta… ». LA MEGLIO GIOVENTÙ. Loris Zonta, classe 1997. Alberto Zarpellon, classe 1999. Ma anche Davide Bianchi, che ormai consideriamo quasi un veterano ma in realtà è nato appena nel 1996, e anche al Liberati si è dimostrato maturo e dedito alla causa, sostituendo a freddo l’infortunato Andreoni e tenendo botta alla grande nonostante il brutto colpo al naso di domenica scorsa, che lo aveva costretto a saltare alcuni allenamenti ad inizio settimana. E poi Ardit Gashi, classe 1998, e Alberto Tronco, anche lui del 1997, entrati nel finale per aiutare a gestire il risultato. Questo Vicenza vanta una nutrita rappresentanza di giovanissimi (merita almeno la menzione anche il centrale Andrea Bonetto, altro classe 1997) che si stanno dimostrando importanti non solo in prospettiva, ma anche nel presente. Certo, non si può prescindere dal ruolo trainante dei compagni più esperti, smaliziati e calcisticamente maturi, ma un progetto che punta ad essere vincente nel medio e lungo periodo deve avere il coraggio di crescere in casa i potenziali leader di domani. UN MESE PER VOLARE. Adesso, intanto, il Vicenza ha davanti a sé un mese dal calendario sulla carta meno arduo: contro Teramo, Gubbio, Ravenna, Fano, AlbinoLeffe e Giana Erminio i biancorossi partiranno sempre, com’è doveroso, con i favori del pronostico. Per una squadra giovane, però, sono probabilmente proprio queste le partite più insidiose da affrontare e da gestire: ecco perché sarebbe preziosissimo il rientro di senatori come capitan Bizzotto e De Falco, oltre al risveglio del vero Curcio. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesco Guiotto