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Il grande ex

Julio Gonzalez, una promessa a Brocchi: «Avanti mister, vi sarò sempre vicino»

Ex compagni: Massimo Margiotta, Chicco Crovari, Julio Gonzalez, Nicola Zanini, Riccardo Fissore e Davide Drascek si sono ritrovati al teatro Astra (Foto Antonio Trogu)
Ex compagni: Massimo Margiotta, Chicco Crovari, Julio Gonzalez, Nicola Zanini, Riccardo Fissore e Davide Drascek si sono ritrovati al teatro Astra (Foto Antonio Trogu)
Julio Gonzalez, presentazione "Vivo" al teatro Astra (FOTO ANTONIO TROGU)

«Mi addormentai in macchina, come altre volte mi successe. L'incidente mi portò via un braccio e tanti sogni. Ma Vivo». Che forza Julio Gonzalez, protagonista di una serata speciale al teatro Astra, in cui ha presentato la sua autobiografia, scritta con il giornalista Filippo Tecce. Per un paio d'ore le sconfitte del Vicenza restano dietro al sipario. Sul palco Gonzalez, ex bomber del Vicenza, fa ritrovare il sorriso a tutti: ex compagni di squadra, dirigenti, tifosi che non possono fare a meno di ridere quando Julio ricorda i siparietti con Andrea Mandorlini, che lo mandava a palleggiare da solo, e poi le incomprensioni con Schwoch e Margiotta suoi compagni di reparto, perchè Gonzalez «andava in giro per il campo senza sapere bene dove andava».

Il protagonista della serata, che dialoga con la giornalista Luisa Nicoli, si presenta elegante, sorridente, disinvolto. È luce pura. Lo ascolta in prima fila il tecnico del Vicenza Cristian Brocchi, che ha accanto a sé il ds Giuseppe Magalini. Lo ascoltano e applaudono sul palco, seduti vicini a lui, il sindaco del Comune di Vicenza Francesco Rucco (col vicesindaco Matteo Celebron), il dg del Lane Paolo Bedin, il direttore organizzativo del Sassuolo, Andrea Fabris, il coordinatore delle nazionali giovanili, Maurizio Viscidi, Massimiliano e Gaetano Capasso che seguirono tutta la fase della riabilitazione di Gonzalez dopo l'incidente («ebbe un'enorme forza di volontà, voleva tornare a giocare a tutti i costi»), Stefano Cotrozzi di Hassel Comunicazione e Berica editrice che con il Comune e il LR Vicenza hanno organizzato l'evento. L'intero ricavato del libro sarà devoluto alla Fondazione Otb a sostegno dei tanti progetti sociali.

Evviva Julio, quanto ci vorrebbe in campo uno come lui ora. "Vivo" è una storia bellissima. Di coraggio, resilienza, sofferenza, grande forza di volontà. È la storia di un sognatore che ha continuato a sognare anche dopo il tremendo incidente automobilistico del 22 dicembre 2005. E il libro (256 pagine, 20 euro, Berica editrice) altro non è che la realizzazione di un sogno. «La vita è una sola - l'insegnamento di Gonzalez -, ho avuto un secondo regalo e questo libro mi aiuta a ridare un po' quello che ho ricevuto in quei giorni difficili dopo l'incidente».

Federico Crovari, Riccardo Fissore, Davide Drascek, Nicola Zanini, Massimo Margiotta, ex compagni di Gonzalez, non sono voluti mancare. «Ricordo bene la cena di Natale a Monte Berico, dopo la sconfitta di Rimini e prima dell'incidente. Ti vogliamo bene - ha detto rivolgendosi all'ex compagno -, sei un grande esempio». Tanti gli interventi (anche messaggi e lettere di chi non ha potuto partecipare alla serata, come Giancarlo Camolese). Poi l'onestà di Margiotta: «Viscidi ci vide bene, perché ad un certo punto preferì Gonzalez a me». Alla fine della serata, prima di autografare libri e scattare fotografie, l'ex bomber si è rivolto così a Brocchi: «Mister, buona fortuna. Io vi sarò sempre vicino». A sorpresa, poi, la telefonata di Schwoch: «Perché non sei qui capitano?» - gli chiede Gonzalez. Risposta: «Sono via per lavoro». Gonzalez: «Ma se non hai mai lavorato...». Gonzalez tra pochi giorni tornerà nella sua casa in Paraguay. Ma il suo cuore rimane a Vicenza.

Marta Benedetti