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Serie B

Il "nuovo" Vicenza
di Bisoli cerca
la vittoria perduta

Gruppo di lavoro in un esterno: il Vicenza galoppa verso il Cesena
Gruppo di lavoro in un esterno: il Vicenza galoppa verso il Cesena
Gruppo di lavoro in un esterno: il Vicenza galoppa verso il Cesena
Gruppo di lavoro in un esterno: il Vicenza galoppa verso il Cesena

Domenica, il giorno del calcio che conta davvero. E non serve nemmeno sottolineare quanto conti per tantissimi motivi la partita che oggi alle 15 vedrà il Vicenza ricevere al Menti il Cesena. Il nuovo tecnico biancorosso Pierpaolo Bisoli debutta proprio contro la squadra che per due volte ha guidato alla promozione in serie A, provando a riportare al Menti il sorriso di una vittoria che manca sugli spalti biancorossi dal 7 maggio scorso (colpo-salvezza per 2-1 con l’Entella). Tre punti che non solo darebbero ossigeno alla classifica, consentendo anche il sorpasso sui bianconeri romagnoli, ma forse ancor di più riporterebbero convinzione in un gruppo e un ambiente scoraggiati dai pesanti rovesci che hanno caratterizzato questo avvio di stagione.

PORTE CHIUSE. Per studiare gli ultimi ritocchi alla formazione, Bisoli ieri pomeriggio ha disputato l’ultimo allenamento al Morosini a porte chiuse. Non è stato dunque possibile verificare sul campo quali giocatori si siano aggiudicati una maglia da titolare nei ballottaggi che hanno caratterizzato la settimana. Particolarmente delicata la sostituzione dei terzini titolari Zaccardo e D’Elia, entrambi indisponibili per infortuni muscolari, con il mancino campano che a metà settimana ha accusato una ricaduta: nel modulo 4-3-1-2 impostato da Bisoli, infatti, proprio i terzini sono chiamati ad una corsa continua molto dispendiosa lungo la fascia. Questa esigenza di dinamismo potrebbe favorire i giovani Bianchi (destra) e Zivkov (sinistra); tuttavia sulla corsia mancina alla fine dovrebbe spuntarla la maggiore esperienza di Pucino. Meno dubbi sulla coppia centrale, con Esposito che dovrebbe essere preferito a Bogdan per costituire con Adejo la diga davanti al portiere Benussi. Tra gli indisponibili si è aggiunto all’ultimo momento Fontanini, bloccato da un problema muscolare nella rifinitura.

ASPIRANTI PLAYMAKER. Nel rombo disegnato a centrocampo dal nuovo allenatore biancorosso, tre posizioni su quattro sembrano aver già trovato il proprio interprete: Siega sarà il vertice destro, Signori quello sinistro, Galano il punto avanzato a ridosso delle due punte. Resta da definire chi detterà tempi e geometrie davanti alla difesa: è possibile che l’agonismo di Urso sia per ora ancora preferito ai piedi più educati di Bellomo. È tornato a disposizione e potrà accomodarsi in panchina anche Rizzo, pronto a subentrare se ci fosse bisogno di un giocatore più fisico in mischia, mentre H’Maidat rappresenterà l’alternativa più tecnica.

CHI CON FABINHO? L’altro nodo da sciogliere per Bisoli sembra quello dell’attaccante da affiancare a Fabinho, l’unico che per l’intera settimana è stato provato stabilmente nella formazione titolare e dovrebbe dunque debuttare dal primo minuto. Come noto fino a metà della prossima settimana non ci sarà Raicevic, impegnato con la Nazionale del Montenegro nelle qualificazione dei Mondiali, e pare poco probabile la scelta iniziale del suo alter ego più simile per caratteristiche, ovvero Cernigoi. Bisoli dovrebbe infatti puntare su un attacco più dinamico e fantasioso: candidati Di Piazza e Vita, con l’escluso iniziale che quasi certamente rappresenterà la prima carta da calare per provare a cambiare passo durante la partita.

Francesco Guiotto