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L'intervista

Il ds Balzaretti: «Mercato? Pochi innesti e resta solo chi crede nella salvezza del Vicenza»

Il ds biancorosso Balzaretti (Foto Studio Stella)
Il ds biancorosso Balzaretti (Foto Studio Stella)
Il ds biancorosso Balzaretti (Foto Studio Stella)
Il ds biancorosso Balzaretti (Foto Studio Stella)

Direttore, con Brocchi allenatore 7 punti in 11 partite. Cosa non è cambiato rispetto alla gestione precedente?
Il fatto che regaliamo sempre qualcosa all’avversario. Manca sempre qualcosa per arrivare al risultato, la sfortuna esiste per una o due partite, se perdi così tante gare significa che una volta ci manca qualità, un’altra cattiveria o attenzione. È lì che bisogna migliorare, curando maggiormente i dettagli. Ora abbiamo intensificato la settimana di lavoro con degli allenamenti individuali suddivisi per gruppi, d’accordo con il direttore tecnico Vallone. Servirà a migliorare alcune lacune individuali o a rafforzare le caratteristiche di ciascun giocatore. Niente di punitivo, ma serve tutto per raggiungere l’obiettivo della salvezza, tra l’altro sfruttando due strutture importanti come lo Sporting e il centro sportivo di Thiene. C’è tutto per poter far bene e non è escluso che aggiungeremo un fisioterapista e una persona dello staff.

Ci avviciniamo al mercato, avete individuato un numero di giocatori da inserire o delle caratteristiche che servono alla squadra?
Non mi piace parlare di mercato quando davanti ci sono partite importantissime. Più del mese di mercato che sarà a gennaio, dicembre offrirà delle risposte. Il mercato lo fanno i calciatori, non lo fa il ds. Voglio solo gente che ci creda al 100% come le ultime prestazioni dimostrano. La squadra è viva. Pensiamo alle partite che abbiamo di fronte, se a fine mese abbiamo 7 o 15 punti sposta tutta la prospettiva. È chiaro che ci stiamo preparando ma le risposte, soprattutto caratteriali, le danno i giocatori.

Quindi questo mese è un banco di prova per la squadra anche rispetto al mercato?
Lo è per tutti, nel calcio siamo tutti in discussione. Sempre. Io per primo che sono il responsabile dell’area tecnica.

È la sua prima esperienza da direttore sportivo. Come la sta vivendo? 
Mi sento sotto esame e tanto. Vivo malissimo la sconfitta, ci soffro. Quando torno a casa e mio figlio mi dice: “Papà quanto avete perso?”, mi rode tanto. Sembra quasi scontato che perdiamo, mentre dobbiamo avere l’ossessione di non uscire sconfitti, è un pensiero che ci deve perseguitare giorno e notte. Questa è la molla che fa la differenza, è la rabbia che alza il livello in campo.

Sono iniziate le voci di mercato. In tanti vogliono Ranocchia, in primis la Sampdoria.
Al momento non ci risulta anche se siamo consapevoli che il ragazzo è seguito da molte squadre. Abbiamo un accordo con la Juventus e credo che per il percorso del ragazzo sia meglio che finisca la stagione qui. Filippo è un valore per noi, non vedo sviluppi diversi.

Si parla anche della Roma come bacino dove pescare giovani promettenti, è una strada percorribile? 
Non per gennaio dove c’è poco tempo per costruire. Abbiamo bisogno di essere incisivi subito, non prevedo tantissimi profili ma qualche giocatore utile per migliorare la squadra. La differenza non la fa il nome blasonato ma il lavoro di campo giorno per giorno, comprare per comprare non serve.

Quindi meglio due-tre innesti importanti e lavorare per migliorare le prestazioni dei giocatori che ci sono...
Esatto, sarà così. A noi ad esempio serve qualche giocatore più fisico, anche davanti.

Si valuta anche il mercato estero?
All’estero trovi dei punti di forza. Spesso i ragazzi che vengono da fuori sono pronti, sono spensierati e giocano in campionati con la giusta intensità. L’inserimento sarebbe facile. Ma è prematuro, per adesso voglio tirare fuori dai giocatori che abbiamo tutto quello che hanno. 

Se le cose andassero male, il mercato di gennaio sarà all’insegna della ricostruzione per la serie C?
Assolutamente no, il mercato sarà fatto per restare in serie B e tutti i nostro sforzi sono concentrati per salvarci. È l’unico obiettivo che abbiamo.

Avete fatto una scaletta punti per la corsa salvezza?
Da qui a Natale dobbiamo fare almeno due vittorie, sarebbe fondamentale. Ma è giusto pensare che davanti abbiamo quattro finali. Tredici sconfitte sono tantissime ma ci sono tanti punti a disposizione, siamo fiduciosi. Ci fa ben sperare la continuità delle prestazioni in questo mese, poi è chiaro che bisogna fare risultato. Il tempo ora non è più così tanto e questa è una squadra che non arriva al risultato se non fa la prestazione, l’intensità l’abbiamo alzata tanto ad esempio.

Da Roma a Vicenza... cosa le ha colpito di più?
La vicinanza del pubblico alla squadra in questo momento difficile, da altre parti non sarebbe così. In altre piazze ci sarebbe stata una contestazione dura... che poi alla fine non serve più di tanto. E invece qui vedo grande attaccamento anche nei confronti dell’allenatore. 

Ci sono undici giocatori in scadenza di contratto...
È normale che in questa sessione di mercato qualcuno mi chiederà di andare via, ma stiamo lavorando per il rinnovo di alcuni giocatori tra cui Pasini.

Eugenio Marzotto