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L.R. Vicenza

Con le piccole poche gioie. Occhio Lane, con l'Entella serve il colpo scacciaguai

La delusione di Giacomelli dopo la sconfitta dell'andata
La delusione di Giacomelli dopo la sconfitta dell'andata
La delusione di Giacomelli dopo la sconfitta dell'andata
La delusione di Giacomelli dopo la sconfitta dell'andata

Il clima mite, l'aria di mare, le spiagge che si intravedono all'orizzonte. Ma a Chiavari il Vicenza non andrà per trascorrere una breve vacanza, già che poi sabato sarà il primo maggio. Il destino dei biancorossi passerà attraverso il campo dell'ultima in classifica - reduce dal pareggio per 1-1 nel recupero col Pescara - e non è una buonissima notizia. Spesso il Vicenza ha incontrato le maggiori difficoltà proprio con le squadre piccole, relegate agli ultimi posti della classifica.

 

I PRECEDENTI. La Virtus Entella ha riservato una brutta sorpresa al Vicenza nel girone d'andata. I liguri erano già in fondo alla classifica, ma in piena corsa per la salvezza. Tuttavia al Menti era arrivata una squadra in grande difficoltà. Morale: Vicenza-Entella 0-1 al termine di una prestazione deludente di Rigoni e compagni. La formazione di Di Carlo ha faticato anche col Cosenza, sia all'andata che al ritorno. Entrambe le volte è finita in parità, ma quanto ha sofferto il Lane contro una squadra dignitosa ma davvero modesta. Contro la Reggiana i biancorossi hanno proprio toppato, disputando una delle peggiori partite del torneo. Allo stadio del Tricolore era arrivata una pesante sconfitta al giro di boa e c'è da augurarsi che il Vicenza, che incontrerà gli emiliani proprio all'ultima del campionato, siano già tranquillamente salvi. Una batosta non indifferente è giunta ad Ascoli, dove al ritorno il Lane ha perso 2-1, trovando un gol inutile solo nei minuti di recupero. Insomma, con le piccole il Vicenza non trova pace. Diversamente da quanto accade con le formazioni più attrezzate, vedi Cittadella, Spal, Chievo e anche altre con cui, pur non vincendo, il Lane ha disputato le sue migliori gare.

 

IL MOTIVO. Non è semplice spiegare perché il Vicenza, proprio quando dovrebbe imporre la superiorità senza patemi, fatichi più del previsto. In parte le ragioni potrebbero essere psicologiche: la convinzione a volte può trasformarsi in presunzione. Il passo è davvero breve, anche se crediamo che i biancorossi non siano mai scesi in campo con supponenza. Poi c'è un discorso tecnico-tattico, che senz'altro fa la sua parte. Le squadre che devono salvarsi si presentano normalmente con un atteggiamento diverso da quelle che puntano alla promozione. Concedono pochi spazi, si chiudono in difesa e provano a sfruttare le ripartenze. In campo poi mettono l'agonismo di chi deve provare in tutti i modi a strappare punti e così facendo non lasciano giocare gli avversari.

 

 

NIENTE SCUSE. Sabato il Vicenza ha la possibilità di mettere in cassaforte la salvezza. Dopo le tre sconfitte di fila con Ascoli, Reggina e Lecce, battere l'Entella avrebbe un peso importante anche dal punto di vista psicologico. La classifica dice comunque come stanno chiaramente le cose. Il Lane non è ancora salvo. Dopo la sfida in Liguria, il Vicenza incontrerà il Brescia - più salvo dei biancorossi -, e soprattutto il Frosinone e la Reggiana che sono in piena lotta per non retrocedere. Non vincere con la Virtus Entella sarebbe tremendo perché vorrebbe dire che il Vicenza si troverebbe a dover far punti sul difficile campo dei ciociari e poi eventualmente nel solito vuoto Menti, all'ultima giornata. Da evitare a tutti i costi.

Marta Benedetti