C’è un Diaw senza pace
Zero gol e squalifica
L’attacco non si sblocca

Perdere quando si gioca peggio e si crea meno degli avversari ci sta: è nella logica del calcio. Ma se oltre a queste partite si perdono anche quelle in cui si producono più occasioni e se ne concedono poche, come accaduto al Vicenza contro la Reggina, il segnale è davvero preoccupante. Era già capitato almeno un paio di volte in questo disgraziato avvio di stagione sotto la guida di Mimmo Di Carlo; il copione si è ripetuto sabato pomeriggio al Menti, con i biancorossi di Brocchi che hanno incassato il gol immancabile (il Lane non ha mai mantenuto la sua porta inviolata finora) e di contro hanno fallito diverse opportunità, in particolare con quel Davide Diaw acquistato per essere il bomber principe della squadra, ma ad oggi ancora a secco. Attacco asfittico Lo zero in classifica marcatori del numero 9 è l’emblema di un attacco decisamente asfittico e inefficace in questa prima fase del campionato. L’abbuffata di Lignano ha rappresentato purtroppo un’anomalia: se si tolgono quei 4 gol segnati al Pordenone, infatti, nelle restanti 7 gare il Vicenza ha centrato il bersaglio per 4 volte in tutto, uscendo dal campo a bocca asciutta in ben 4 occasioni. Se poi alla scarsa capacità realizzativa si somma la fragilità difensiva che vede la porta biancorossa sistematicamente violata ad ogni incontro, si capisce perché il risultato finale abbia visto il Lane sconfitto in 7 giornate su 8: una statistica da brividi. Gigante smanioso È abbastanza palese che l’astinenza da gol cominci a pesare sulle larghe spalle di Diaw. Il gigante di Cividale finora spesso si è fatto apprezzare per la sua caparbietà nel duellare con i difensori avversari, per la capacità di aprire spazi e servire i compagni (si vedano i due assist vincenti a Lignano per Di Pardo e Taugourdeau), per lo slancio nella corsa che più volte lo ha visto superare in pochi metri i marcatori. Il problema è che al momento della conclusione davanti al portiere, l’attaccante è stato tutt’altro che lucido: è accaduto anche contro la Reggina, soprattutto su quel pallone calciato altissimo dall’altezza del disco di rigore sull’assist di Di Pardo, ma anche con un colpo di testa debole da pochi passi e con l’anticipo subìto dal difensore Stavropoulos davanti alla linea di porta dopo il palo su punizione di Taugourdeau. Partita dopo partita, le opportunità fallite sembrano aumentare la smania di Diaw e minare la sua serenità; si spiegano in parte così pure le 5 ammonizioni in 6 presenze, che lo costringeranno a saltare per squalifica l’incontro di sabato a Terni. Chi la butta dentro? Purtroppo lo scarso feeling con la rete dell’attaccante friulano non è compensato dal momento felice di altri finalizzatori. Viene spontaneo chiedersi: senza Diaw, chi potrà provare a buttarla dentro contro la Ternana? Il 36enne Meggiorini, dopo il fantastico campionato scorso, è alle prese con un avvio di stagione condizionato dagli acciacchi e Lanzafame è fuori causa da un lungo infortunio. In prima linea restano allora solo Longo, che sta cercando il riscatto personale dopo un campionato molto negativo, e il giovanissimo Mancini, fin qui poco incisivo nelle sue poche apparizioni in prima squadra. Su chi punterà Brocchi allo stadio Liberati?•. © RIPRODUZIONE RISERVATA