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Valentino Rossi: «Peccato andare in pensione, ora correrò con le auto»

«Mi dispiace andare in pensione, ma va bene così. Continuo a fare il pilota, correrò con una macchina l’anno prossimo, rimarrò in pista, sennò mi annoio. Correrò con delle macchine GT, serie Endurance, però adesso dobbiamo capire che campionato fare»: così Valentino Rossi, in una intervista a Le Iene che andrà in onda questa sera.

Il pilota di Tavullia parla dell’addio alla MotoGP alla fine del Mondiale 2021 e dei suoi progetti per il futuro. «Ho pensato di continuare quest’anno - dice il "dottore" - però ho detto, vedo quanto sono competitivo, se riesco a vincere, se riesco a salire sul podio, se riesco a fare delle belle gare. Ma quest’anno è stata più dura del previsto, mi
aspettavo di andare un po' più forte, di fare meno fatica. Dopo la gara di Assen, e lì mi ero prefissato di decidere con calma, ho aspettato una settimana e poi ho detto, via, ci siamo. Il problema è che io sono vecchio. Ho 42 anni, gli altri piloti ne hanno 25 - sottolinea - Fossi stato più giovane ci sarebbe stato il tempo per ripensarci ma ormai va bene così».

Parlando del gran premio di Misano di domenica scorsa, l’ultimo in Italia della sua straordinaria carriera, sottolinea che «è stato un weekend molto emozionante, con una grande atmosfera. Era pieno di gente, di tifosi. Poi sono contento
perché sono riuscito a fare una bella gara. Partivo indietro e sono finito decimo, sono riuscito ad andare piuttosto forte, ho fatto dei sorpassi, mi sono divertito, quindi è stato il miglior modo per salutare tutti i tifosi. E dopo la bandiera a scacchi mi sono fermato sotto la tribuna, ho tirato il casco, è stato bello».
Rossi parla poi di come è cambiata la motogp dopo il suo arrivo. «Prima il Motomondiale era uno sport abbastanza famoso però un po' di nicchia - dice - Con me tanta gente si è avvicinata alle moto, gente che non le conosceva: dai bambini piccoli alle signore di ottanta anni, con cui ho un grandissimo successo. È stato questo il bello, è diventato più famoso. Comunque ci sono un sacco di piloti italiani: Francesco Bagnaia, Franco Morbidelli, mio fratello Luca Marini, Enea Bastianini. Questi quattro nel 2022 in MotoGP possono essere forti. Sarà un po' diverso ma sarà bello ugualmente».

Valentino Rossi parla poi della sua prossima paternità: «Sapere di diventare papà è sicuramente più emozionante - sottolinea - vincere il Mondiale è più adrenalinico. Il nome? Ce ne sono ancora due-tre in ballottaggio. Un nome che abbiamo già scartato è Valentina per me, Sofia per lei. Ci piaceva Vittoria, vediamo dai...».

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