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Serie B

Tegola Vicenza
L’iscrizione
ora è a rischio

Il neopresidente del Vicenza Pastorelli e quello di Vi.Fin. Marco Franchetto
Il neopresidente del Vicenza Pastorelli e quello di Vi.Fin. Marco Franchetto
Il neopresidente del Vicenza Pastorelli e quello di Vi.Fin. Marco Franchetto
Il neopresidente del Vicenza Pastorelli e quello di Vi.Fin. Marco Franchetto

Mesi di febbrile lavoro per arrivare ad avere tutte le carte in regola per iscriversi al campionato di serie B ed ora si rischia il tracollo. Non c'è davvero pace per i colori biancorossi. Proprio adesso che col passaggio di proprietà delle azioni del Vicenza da Finalfa a Vi.Fin. si sperava di aver iniziato il percorso della rinascita e del rilancio della società, le ombre del passato tornano e rischiano di minare il futuro e la sopravvivenza stessa del Vicenza.

Una notizia inquietante quella in cui ci siamo imbattuti quasi per caso. Sta di fatto che il 12 luglio al tribunale civile di Vicenza, la sezione fallimentare presieduta dal dott. Gaetano Campo dovrà decidere sull'opposizione presentata da Tiziano Cunico all'omologa chiesta dal Vicenza per la ristrutturazione dei debiti. E qui rischia di saltare il banco, perché se il tribunale non apporrà il suo timbro sull'omologa la società biancorossa non potrà presentarla a sua volta alla Federazione che ha dato quale termine ultimo per riceverla il 12 luglio e senza la quale il Vicenza non verrà iscritto al campionato di serie B.

Insomma si rischia di cadere davvero nel baratro e i primi ad essere sconcertati da questa assurda situazione, dove loro malgrado si trovano coinvolti, sono proprio i soci di Vi.Fin., in primis il presidente Marco Franchetto e il vice Alfredo Pastorelli, a sua volta presidente del Vicenza, che in questi mesi hanno messo energie e soldi per salvare, come ha dichiarato lo stesso Franchetto al nostro giornale, i colori biancorossi da un fallimento certo.

Che cosa sta succedendo e perchè Tiziano Cunico ha deciso di intraprendere una via che potrebbe rivelarsi devastante per le sorti del Vicenza? Tutto inizia nel febbraio del 2015: le casse del club di via Schio sono vuote, all'epoca proprio Tiziano Cunico è presidente e Sergio Cassigena, come presidente di Finalfa, rappresenta il socio di maggioranza. Vista la grave situazione economica non c'è altra soluzione di chiedere un finanziamento di circa 1,2 milioni di euro, cosa che viene fatta ed ottenuta. Tutto a posto? No, perchè Cunico, quando sa che il Vicenza verrà ceduto, chiede a Cassingena di riavere i suoi soldi, o meglio, di essere sollevato dagli impegni debitori sottoscritti. Non ottiene nulla, passano i mesi e pur sollecitando una soluzione tramite i suoi avvocati, Cunico dall'altra parte trova sempre un muro. E così si arriva all'8 luglio e alla sofferta decisione dello stesso di presentare al tribunale civile di Vicenza opposizione all'omologa richiesta dal club di via Schio. Il punto è che se il tribunale dovesse accogliere l'istanza di Cunico il Vicenza non potrebbe più iscriversi al campionato di serie B visto che la Federazione sta aspettando di ricevere la documentazione relativa all'omologa per dare il via libera; ma ciò che è ancor più paradossale è che, qualora il tribunale dovesse pronunciarsi respingendo la richiesta di Cunico, se non lo farà entro il primo pomeriggio comunque sarebbe scaduto il termine per iscriversi. Sono filtrate poche notizie in merito da Vi.Fin. anche se il presidente Marco Franchetto si è detto attonito e sbigottito. Poche battute le sue da dove però trapela tanta amarezza: «Gli attori di questa vicenda sono altri, sono diatribe tra vecchi soci e purtroppo noi di Vi.Fin. ne siamo solo spettatori. Si è lavorato senza sosta per presentare entro il 30 giugno la documentazione e le fidejussioni necessarie per l'iscrizione al campionato, eravamo convinti e felici di aver sistemato tutto ed invece ora siamo qui a domandarci come finirà». Marco Franchetto si chiede cosa si sarebbe potuto fare di più ben sapendo che questa vicenda non ha nulla a che vedere col nuovo corso. Di una una cosa però è certo: «È illogico che una diatriba tra vecchi soci metta a repentaglio la sopravvivenza della società, sopravvivenza per la quale stiamo lottando ormai da più di un anno e proprio adesso che pensavamo di esserci messi il peggio alle spalle ci troviamo davanti un ennesimo problema che rischia di rovinare quanto fatto fino ad oggi».

Insomma per i tifosi biancorossi fiato sospeso fino al 12 luglio, in attesa di sapere cosa deciderà la sezione fallimentare presieduta dal dott. Gaetano Campo sull'opposizione all'omologa presentata da Tiziano Cunico.

Alberta Mantovani

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