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Il bomber

Vicenza, il nuovo Ferrari: «Vecchi mi ha fatto capire quanto sono importante»

El Loco dopo la rete contro l'Atalanta U23: «Il mister mi ha detto parole bellissime e per lui lascerò la pelle in campo. Dopo il gol sono andato ad abbracciare i miei compagni in panchina, difficile trovare un gruppo che ti sostiene come questo»
Atalanta U23 - Vicenza, Franco Ferrari (foto TROGU)
Atalanta U23 - Vicenza, Franco Ferrari (foto TROGU)
Atalanta U23 - Vicenza, Franco Ferrari (foto TROGU)
Atalanta U23 - Vicenza, Franco Ferrari (foto TROGU)

Ci sono momenti che possono rappresentare il punto di svolta nella stagione di un giocatore e di una squadra. Il minuto 58 di Atalanta Under 23 - Vicenza si candida a diventare uno di questi: gran lancio su punizione di Ronaldo per Costa, palla messa subito in mezzo all'area, toccata da Cuomo e spedita in fondo al sacco da Ferrari, che corre subito ad esultare sommerso dall'entusiasmo di tutta la panchina e dello staff. Un gol costruito e festeggiato da squadra vera, da un gruppo compatto che sa cosa fare in campo ed è pronto a condividere sofferenze e soddisfazioni.

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L'esultanza di Ferrari

«Sono andato da loro ad esultare con tutta la panchina, perché dopo i due errori dal dischetto con la Virtus Verona, tutti mi sono stati di supporto e mi hanno detto delle cose che sarebbe difficile trovare in un altro gruppo», ha sottolineato il centravanti biancorosso.

Questione di feeling

La riconoscenza nei confronti dei compagni e dello staff si fa ancora più sentita parlando del rapporto con il tecnico Stefano Vecchi, con il quale si è subito creato il giusto feeling, a differenza di quanto avvenuto tra l'attaccante argentino ed Aimo Diana. «Ho parlato con il mister appena è arrivato e lui mi ha detto una cosa bellissima, che non mi sono sentito dire in precedenza. Che cosa? Non lo dico, rimane tra noi, ma dopo quel confronto, nonostante ci fossero le voci che mi riguardavano sul mercato, gli ho subito risposto che qualsiasi cosa fosse successa avrei lasciato la pelle in campo per lui. È una persona che mi ha fatto capire fin da subito quanto mi voleva in squadra».

Fiducia nel mister

La fiducia da parte dell'allenatore bergamasco non è venuta meno in occasione di episodi negativi per Ferrari, come l'espulsione rimediata con la Giana Erminio o i due rigori falliti con la Virtus Verona: «Ferrari ci farà vincere tante partite», aveva assicurato Vecchi proprio dopo quella serata nerissima per il numero 9. E a Caravaggio, al di là del gol, in effetti il centravanti si è dimostrato ancora una volta un elemento imprescindibile per il gioco offensivo biancorosso: l'unico in grado di caricarsi il peso dei duelli fisici su tutta la prima linea per aiutare la squadra a salire, attirarsi la marcatura contemporanea di più difensori e liberare spazi per gli inserimenti dei compagni.

Settimo sigillo

Con la rete messa a referto sabato, Ferrari ha raggiunto quota 7 in classifica marcatori, ritrovando la soddisfazione personale che gli mancava dall'inutile gol segnato in occasione della disfatta di Trento lo scorso 17 dicembre, coincisa con l'esonero di Diana. «Mi mancava tanto fare gol, lo aspettavo da tanto e stavo lavorando per ritrovalo - ha spiegato il centravanti -. Sono contento per la vittoria: abbiamo disputato una buona partita. Mi mancava fare gol, ma sono sempre stato sereno perché ho sentito il sostegno e la stima di tutti. La dedica è per la mia famiglia, in particolare per la mia fidanzata e per i miei nonni, che sono stati in ospedale in queste due settimane. Spesso la gente da fuori non può sapere cosa accade nella vita dei giocatori. I miei nonni stanno lottando, fortunatamente ora stanno bene».

Avanti dopo il buio

Ferrari confida che le difficoltà che hanno portato la squadra ad incappare in troppi passaggi a vuoto finora possano essere finalmente alle spalle. «Abbiamo avuto un periodo buio, oggi sappiamo chi siamo e cosa dobbiamo fare per vincere, essere uniti come in questa partita - ha ribadito l'attaccante argentino -. Abbiamo affrontato una squadra forte, che sa giocare bene, siamo contenti della prestazione che ci fa capire cosa possiamo ottenere se ci mettiamo tutti assieme». Il futuro è tutto da giocare, partita dopo partita: «Possiamo arrivare lontano. Sappiamo di aver perso tanti punti, ma dobbiamo voltare pagina e guardare avanti e puntare al miglior piazzamento per i playoff. Noi ci crediamo», garantisce il Loco.

E un segnale incoraggiante per le ambizioni del Vicenza è arrivato senz'altro anche dal suo partner d'attacco nell'ultima partita, Alex Rolfini: anche lui ha abbinato alla rete personale (la quarta in campionato) un gran lavoro senza palla a tutto campo, dando un supporto prezioso alla fase difensiva. Se da qui in avanti Ferrari e Rolfini ritrovassero la continuità che li aveva portati ai vertici della classifica marcatori due stagioni fa, l'attacco tornerebbe ad essere la locomotiva inarrestabile della squadra biancorossa.Ma adesso sotto con la Pro Vercelli in un clima forse meno ostile dopo le due vittorie e Ferrari in più pronto a festeggiare sotto la curva.

Francesco Guiotto