Il migliore per i tifosi, il migliore per noi. La stagione appena andata in archivio è stata senz’altro memorabile per Franco Ferrari. Resta ovviamente il rimpianto (non da poco) di quel palo che al Menti gli ha negato il gol contro il Cesena, e di quel tiro da lontano finito fuori di pochissimo proprio all’ultimo respiro della partita di ritorno.
Ai playoff
Il centravanti di Rosario si è inceppato proprio sul più bello, ai playoff, ma questo non può cancellare quanto fatto nei mesi precedenti: 24 reti tra campionato e Coppa, e tanto lavoro sporco e utile per aiutare i compagni. Una vera fatica, che inevitabilmente il centravanti argentino ha pagato con qualche periodo di appannamento, senza però mai perdere la stima e la fiducia di tutti: allenatori, compagni, osservatori, tifosi.
L'Mvp della stagione per i tifosi
Più che meritato, quindi, il titolo di MVP della stagione per il numero 9 biancorosso, certificato dalla somma dei voti ottenuti ogni mese dai tre giocatori più votati tramite il sondaggio proposto sul sito del GdV al termine di ogni partita di campionato. Ferrari è risultato l’MVP nei mesi di settembre, dicembre e marzo, finendo sul podio anche in ottobre, gennaio, febbraio e aprile: in questi mesi ha complessivamente totalizzato 4.499 preferenze, precedendo così nella classifica generale Dalmonte (3.207 voti totali nei podi conquistati in settembre, ottobre, novembre, dicembre, marzo e aprile) e Ierardi (1.065 voti nei podi ottenuti in gennaio e febbraio).
Le pagelle
Nel complesso, parecchi biancorossi a nostro giudizio hanno disputato una stagione positiva, anche se non sono mancate alcune delusioni. A segnare negativamente in modo decisivo l’annata, tuttavia, sono state le scelte compiute nella costruzione e nell’impostazione tecnico-tattica della squadra: scelte che proprietà e dirigenza, nelle prossime settimane, non dovranno assolutamente fallire, dimostrando di avere individuato gli errori commessi e di aver capito come porvi rimedio. Perché – questo è chiaro a tutti – il Lane nella prossima stagione avrà un obiettivo obbligato: ripetere l’assalto alla serie B, ma con maggiore consapevolezza, umiltà e solidità. Sul fronte diesse e allenatore, coppia che dovrà guidare il Vicenza alla promozione nella prossima stagione, non filtra nulla da largo Rossi 9 nonostante i colloqui continuino senza sosta.
- IL MIGLIORE: FERRARI - 8
Peccato non abbia lasciato il segno nei playoff, altrimenti il voto poteva coincidere con la sua maglia… Una stagione comunque da incorniciare: 19 gol in campionato, 5 in Coppa.
- CONFENTE - 6,5
Al netto di qualche raro passaggio a vuoto, in generale è stato un portiere costante e affidabile, meritandosi il ruolo di titolare. Non lo ha aiutato essere messo in discussione.
- IACOBUCCI - 6
Quando è stato chiamato in causa ha alternato prestazioni molto positive ad alcuni errori evitabili. Anche lui certamente non è stato agevolato dalla mancanza di continuità.
- BELLICH - 5,5
Ci si attendeva di più. Se tre allenatori hanno deciso di preferirgli altri compagni, un motivo ci sarà. Quando ha giocato si è intravisto un buon potenziale ancora da maturare.
- CAPPELLETTI - 6,5
Merita un sincero applauso per essere riuscito a tornare un giocatore vero dopo tanti problemi fisici, quando molti lo davano per finito. Una scommessa vinta da Dan Thomassen.
- IERARDI - 7,5
La stagione della sua definitiva consacrazione. Un fisico che lo porta a essere dominante, tempi d’inserimento perfetti, una crescita evidente in personalità e consapevolezza.
- PASINI - 6,5
In una stagione che ha visto la difesa messa spesso sotto pressione dallo squilibrio generale, ha retto nel complesso bene, anche se a inizio del 2023 ha accusato una flessione.
- SANDON - 6
Si era fatto apprezzare nella prima parte del campionato, poi ha progressivamente trovato meno spazio, in particolare da quando Thomassen ha riproposto la difesa a quattro.
- VALIETTI - 5,5
Un altro giocatore frenato da alcuni infortuni e messo in difficoltà dai frequenti cambi di modulo che lo hanno costretto a variare costantemente il modo di occupare gli spazi.
- BEGIC - 7
Nella prima parte della stagione ha “studiato” da esterno a tutta fascia, nella seconda si è potuto esprimere più liberamente da ala offensiva, sfruttando meglio le sue indubbie doti.
- CAVION - 5
Un’annata con più ombre che luci per lo scledense, tornato al Lane per esserne un pilastro ma incappato in problemi fisici e di adattamento alla categoria. Si confida nel riscatto.
- GRECO - 7
Nella prima metà della stagione aveva impressionato per doti atletiche e straordinaria adattabilità. Non è stato altrettanto brillante nella seconda, ma il suo percorso è positivo.
- JIMENEZ - 7
Balzaretti ci ha visto giusto strappando un prestito biennale con opzione dalla Salernitana: un giovane centrocampista-trequartista di qualità e quantità che merita ampia fiducia.
- RONALDO - 5,5
Se il calcio di oggi si giocasse a ritmi più lenti il voto sarebbe più alto, ma la scarsa propensione alla corsa spesso ne ha inficiato l’efficacia, mettendo in difficoltà i compagni.
- SCARSELLA - 5
Un’annata al di sotto delle aspettative, condizionata anche da un lunghissimo infortunio. Doveva essere un perno del centrocampo a tre, si è un po’ spaesato nei moduli successivi.
- ZONTA - 5,5
Impegno, dedizione e disponibilità mai in discussione, ma l’efficacia in campo in questo campionato è stata minore rispetto ai precedenti. Rimane una risorsa preziosa per ogni tecnico.
- DALMONTE - 7,5
A parte un periodo di calo nei primi mesi del 2023, è stato a lungo una spina nel fianco per le difese avversarie, e ha dato anche un supporto importante crescendo in fase difensiva.
- DELLA MORTE - 5
Arrivato da Vercelli con altissime aspettative, non è quasi mai riuscito ad incidere come avrebbe potuto. Si confida che, dopo il rodaggio, torni protagonista il prossimo anno.
- GIACOMELLI - 5,5
La sua undicesima stagione biancorossa è stata la più anonima in assoluto per il contributo in campo, ma resta memorabile per il record storico di presenze con la maglia del Lane.
- ROLFINI - 6
Ci si attendeva di più, ma se si considerano il minutaggio ridotto e la necessità di adattarsi spesso in un ruolo non pienamente suo, il contributo alla causa resta apprezzabile.
- STOPPA - 7
Purtroppo si è un po’ perso in zona-gol proprio nel finale di stagione. Per il resto ha confermato di avere numeri di categoria superiore: il Lane proverà a riaverlo dalla Sampdoria.
- BALDINI (all.) - 5
L’ambizioso progetto di un Lane tutto votato all’attacco, è stato bocciato alla prova del campo. I tentativi di riequilibrio in corsa non hanno funzionato, inevitabile l’esonero.
- MODESTO (all.) - 5,5
Una specie di Re Mida della panchina fino a dicembre, poi però qualcosa si è improvvisamente inceppato per non tornare mai più a funzionare, a parte la semifinale di Coppa.
- THOMASSEN (all.) - 6,5
Umiltà, empatia e competenza. Doveva vincere la Coppa e far arrivare la squadra pronta ai playoff: entrambi gli obiettivi sono stati raggiunti. In bocca al lupo per la sua carriera.