Sulla squalifica di Jimenez il direttore generale Sagramola, presente alla conferenza stampa, ha confermato che il ricorso è stato presentato già giovedì. Il dg, prima che il tecnico parlasse ai giornalisti, ha anche raccontato una divertente barzelletta.
«Anche se non abbiamo centrato la promozione diretta le motivazioni ci sono, abbiamo l'obiettivo della promozione ancora a portata di mano, la sconfitta con la Feralpi è probabile sia stato un bel contraccolpo ma dobbiamo superarlo insieme e andare avanti, il torneo è aperto del tutto. Nelle difficoltà le grandi squadre si uniscono. Io credo ancora nella promozione altrimenti non avrei accettato questa panchina. Finchè siamo dentro al gioco, giochiamo. La mia rosa è forte e intendo valorizzarla tutta, non sono prevenuto si allenano tutti bene, chi sta bene ha una chance. La maglia è lì, che vadano a prendersela col lavoro»
«Vivo per questi momenti per i peli che si alzano per l'emozione, in questo mondo le emozioni sono forti e l'ho scelto anche per questo. Queste emozioni devono aiutarci, ci sono tanti elementi in comune con i nostri tifosi che ci aiutano. Fatico a dormire per l'emozione. Abbiamo perso 5 gare in casa? Può pesare avere un pubblico così, ma deve diventare un peso positivo, una componente che aiuta e che dà ancora più forza».
«In questa squadra non mancano i leader, sto stimolando i giocatori dentro e fuori dal campo perchè siano più uniti tra di loro per fare qualcosa di straordinario. Centrare la promozione è un risultato straordinario, e quindi tutti i giocatori devono agire insieme al compagno, parlarsi ed aiutarsi, è un aspetto importante. Domani sarà la prima partita al Menti con la prima squadra, io sono felice come un bambino di essere in prima squadra, è un esordio come quando ho fatto la prima partita da professionista. Stare su quella panchina è motivo di grande orgoglio e spero di trasferire questo ai ragazzi, sicuramente sono emozionato».
«Il problema della difesa non è di un reparto, ma più esteso: riguarda anche il modo in cui mentalmente affronti i problemi che si verificano durante la gara. Pareggiamo poco? Dobbiamo essere più compatti nei momenti in cui bisogna superare le difficoltà. Dobbioamo arrivare ad avere un atteggiamento e modo di stare in campo che non dipende dall'avversario. Lo dico con rispetto anche per l'Arzignano ma non dobbiamo avere sempre lo stesso atteggiamento con tutti non dobbiamo adattarci agli avversari.»
Il Vicenza ha segnato più di tutti ma guardando i gol presi si capisce perchè la posizione del Vicenza non sta lottando al vertice come avrebbe potuto. «La differenza reti è un dato positivo con +16, quindi limitare i nostri limiti solo ai gol presi e quindi alla fase difensiva non è tutta la verità. Serve equilibrio certo, tattico ma anche mentale nell'arco della gara e della stagione, la continuità di prestazione è più importante che non isolare alcuni dati. È positivo comunque che la squadra non faccia fatica a fare gol».
«Dobbiamo trovare continuità di prestazione ma anche il risultato a breve termine ma anche cercare una continuità di prestazione. La difesa a 4? È una modifica che ho apportato ma non è l'unica cosa da sistemare. Ho qualche idea per domani, stiamo provando varie soluzioni tattiche»
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Alla sua prima partita da allenatore del Vicenza, domenica scorsa a Trieste, Dan Thomassen ha riproposto come titolari dopo molto tempo Michele Cavion e Daniel Cappelletti. Domani pomeriggio al Menti, calcio d’avvio alle 17,30, nel derby con l'Arzignano potrebbe essere la volta di capitan Giacomelli.
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Cavion, Cappelletti, Giacomelli: tre giocatori di grande esperienza e dal curriculum molto importante per la categoria, che però finora per vari motivi non sono risultati trainanti e determinanti.
A cinque giornate dalla fine della stagione regolare, il ritorno di coppa con la Juventus Next Gen e i playoff il Vicenza è chiamato a cambiare rotta.
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