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Il tecnico

Vecchi lancia il Vicenza: «Si può inseguire qualcosa di straordinario già quest'anno»

E Fantoni si sofferma... sul coro preferito: «I biancorossi sono dei gran bevitori»
L'allenatore Stefano Vecchi
L'allenatore Stefano Vecchi
L'allenatore Stefano Vecchi
L'allenatore Stefano Vecchi

Di questi tempi buon senso e scaramanzia impongono di un usare l’espressione “Serie B”. Ma Stefano Vecchi crede fortemente nelle potenzialità del Vicenza. Al punto che, nel corso di Rigorosamente calcio, il programma sportivo di TvA, si è sbilanciato dicendo che «si può inseguire qualcosa di straordinario già quest’anno».

Il tecnico si è poi soffermato a lungo su come certe partenze a suo avviso abbiano fatto bene alla squadra: «È cambiato qualcosa con il mercato, il gruppo è diventato più coeso, tutti sono più partecipi. E questo è avvenuto grazie alla società che ha dato un taglio netto ad alcune situazioni che non erano più funzionali. Non era semplice tagliare dei giocatori. Secondo me però non è un caso che la squadra sia partita con un piglio diverso». La questione sta a cuore a Vecchi, che infatti prosegue dicendo: «Quando ho capito che le cose stavano cambiando? Alla fine del mercato, quando c’erano delle voci di giocatori importanti che potevano andare via e che invece sono rimasti con lo spirito giusto; dal giorno dopo si respirava un’aria diversa nello spogliatoio».

Vecchi si è poi soffermato sulle modalità di impiego di Ronaldo. «In questi anni pensavo che mi sarebbe piaciuto tantissimo allenarlo e questa cosa gliel’ho detta. Poi è chiaro che deve essere messo nelle condizioni giuste. Lui non può fare il Kakà, lui in campo può essere Pirlo: Cavion può fare il Gattuso e Kakà eventualmente lo fa Della Morte».

In studio c’era anche il giovane difensore Nicholas Fantoni, che ha parlato del suo esordio a Meda. «Chiaramente all’inizio sentivo la partita, anche perché per un vicentino come me la maglia pesa. Poi però ho cominciato a sentirmi a mio agio; del resto in settimana con i compagni ci aiutiamo molto. E con Sandon avevo già giocato nella Primavera. Il sostegno dei tifosi per noi è molto importante. Il nostro coro preferito? I biancorossi sono dei gran bevitori... ».

Giancarlo Tamiozzo