Salvo cataclismi, al momento inimmaginabili, ma nel variegato mondo della Lega Pro tutto può sempre succedere, come si è ampiamente visto, quello che vale un giorno può essere serenamente sconfessato 24 ore più tardi; il campionato di serie C slitterà come minimo a settembre. La richiesta del numero uno di Lega Pro, Francesco Ghirelli, di anticipare il verdetto sul caso Campobasso in scaletta il 25 agosto, sarebbe stata respinta nel pomeriggio di oggi dall'organo giudicante. Ergo, il via del torneo, nella migliore delle ipotesi scivolerà a domenica 4 settembre.
Se andasse davvero così sarebbe il male minore e anzi, tutto sommato i club potrebbero al limite accettare uno spostamento di una settimana per chiudere il mercato (che terminerà l'1 settembre) e completare l'inserimento dei nuovi. Ma qualora la stagione venisse procrastinata oltre i sette giorni i problemi di calendario e non solo sarebbero difficilmente sormontabili. Non dimentichiamoci infatti che anche la Coppa Italia e i relativi accoppiamenti, già in cantiere l'altroieri, sono stati rimandati a data da destinarsi in attesa che si delineasse l'affaire Campobasso. Un'impasse che rischia di paralizzare l'attività agonistica col pericolo di restare almeno un mese senza partite ufficiali e ritrovarsi poi a settembre inoltrato con un'agenda di eventi intasatissima e difficilmente gestibile.
Proprio nell'estate in cui le situazioni delicate parevamo in misura molto inferiore rispetto al passato e dunque senza timori d dove rivoluzionare i calendari. Qualora il Campobasso venisse riammesso, giocherà presumibilmente in sovrannumero nel girone C, quello meridionale. «Io non so perché non si possa anticipare la decisione sul Campobasso – è sbottato il presidente Ghirelli ai microfoni del portale TC – è forse un problema di ferie? Voglio pensare di no, visto l'enorme danno economico nei confronti dei 60 club che rappresento». E in caso di accoglimento dell'istanza dei molisani? «Risponderemmo come Garibaldi: obbedisco».
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