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Scaramanzia e calcio

Lane, quella sciarpa bianca un amuleto vincente

Quando Marcello Mantovani la indossava al Menti prima delle sfide... e il Vicenza vinceva le partite
Marcello Mantovani con Sergio Gasparin e Nicola Baggio
Marcello Mantovani con Sergio Gasparin e Nicola Baggio
Marcello Mantovani con Sergio Gasparin e Nicola Baggio
Marcello Mantovani con Sergio Gasparin e Nicola Baggio

Storie di passione, di fede biancorossa e di scaramanzia, portafortuna e gesti che tante storie di calcio raccontano. Come quella di Marcello Mantovani che nella sua vita ebbe nel cuore tre colori: il rosso il bianco e il blu. I primi due per il Lanerossi Vicenza di cui per anni fu vice presidente e dirigente dal 1957 al 1981. Il terzo per i colori dei fanti a cui fu legato per tutta la vita. Da ragazzo poco più che ventenne partecipò al secondo conflitto mondiale nell'arma della fanteria e al suo ritorno fu tra i fondatori della rinata Federazione provinciale del Fante di Vicenza. Ma oltre al tifo, ciò che legava il dirigente biancorosso al Vicenza, era anche ... la scaramanzia. Marcello Mantovani infatti conservava un amuleto portafortuna, una sciarpa bianca regalatagli in un Natale dalla figlia Alberta.

La sua avventura dirigenziale cominciò nel periodo d'oro del Lanerossi, la squadra era stata da poco acquistata dal colosso laniero di Schio e disputava ottimi campionati in serie A sotto la presidenza di Maltauro prima e Farina poi. Mantovani ricordò in un'intervista diciotto anni fa al Giornale di Vicenza di quando apparve la sciarpa in una delle sue tante presenze in panchina al Menti. Nella stagione 1973-74, il 30 dicembre a Vicenza si disputava una partita contro la Fiorentina, il Lanerossi aveva quattro punti, quel giorno vi era un freddo pungente e sopra il cappotto, Mantovani indossò la sciarpa bianca per scaldarsi. Quella partita cominciò male con la Fiorentina che passò in vantaggio al 23' con un rigore realizzato da Merlo. Nella ripresa Vitali pareggiò e al 90' Bernardis realizzò la rete della vittoria. Prima della partita Mantovani regalò ai giocatori un portachiavi d'argento sul quale aveva fatto incidere il risultato finale, quello fu un auspicio e da quella volta utilizzò sempre la sciarpa bianca quando si sedeva in panchina e in quelle occasioni la sorte non fece mai perdere il Lane. Nella stagione 1976-77 quando il Lane di Paolo Rossi cominciava la sua cavalcata nell'olimpo del calcio, Mantovani compariva spesso vicino al mister G.B. Fabbri con il suo amuleto al collo che in quegli anni portò grande fortuna alla squadra che si classificò seconda in campionato. Nel 1981 l'avventura di Marcello Mantovani nel Vicenza finì.

La sciarpa bianca riapparve allo stadio Menti nella stagione 2004-05 quando in occasione dei playout giocati contro la Triestina nella gara di ritorno il 25 giugno 2005, l'amuleto fu consegnato da Marcello Mantovani al vice presidente dell'epoca Nicola Baggio e a Sergio Gasparin Direttore Generale del Vicenza e suo grande amico. La squadra retrocesse ma poco dopo il Vicenza fu ripescato continuando così la leggenda della sciarpa bianca portafortuna. E ora a pochi giorni dalla sfida contro il Cesena, in tanti si chiedono se quella sciarpa potrebbe aiutare il Vicenza di Thomassen.

Alessandro Lancellotti