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L'intervista

L'ex Andrea Cocco: «Il Lane è una corazzata, proveremo a fermarla»

Cocco con il Vicenza di Marino sfiorò la serie A: in quella stagione realizzò 19 reti in 36 partite. Ora veste la maglia dell'Albinoleffe e ritroverà il Lane da avversario
Andrea Cocco nella stagione 14/15 con il Vicenza vinse la classifica dei cannonieri della serie B con 19 reti
Andrea Cocco nella stagione 14/15 con il Vicenza vinse la classifica dei cannonieri della serie B con 19 reti
Andrea Cocco nella stagione 14/15 con il Vicenza vinse la classifica dei cannonieri della serie B con 19 reti
Andrea Cocco nella stagione 14/15 con il Vicenza vinse la classifica dei cannonieri della serie B con 19 reti

A volte basta un anno per lasciare il segno ed è quello che è avvenuto ad Andrea Cocco che grazie alle 19 reti nell’indimenticabile stagione 2014-15 in cui il Vicenza sfiorò la promozione in serie A, è uno dei goleador più importanti che abbiano vestito la maglia biancorossa nelle ultime stagioni. 
Oggi, a 36 anni, Cocco gioca nell’Albinoleffe, prossimo avversario del Vicenza, una buona occasione per ricordare quell’anno. «Un anno intenso, ricco di emozioni, contrastanti per me: tante gioie raccolte sul campo ma anche una grande sofferenza perché venne a mancare mio papà». 

Non è mai stato un uomo di molte parole ma è sempre stato apprezzato dai tifosi. 
Sono stato semplicemente me stesso, di sicuro ho dato tutto quello che potevo, poi è chiaro che i gol mi hanno aiutato, ma anche i miei compagni senza i quali non avrei vinto il titolo dei cannonieri, tanta roba in serie B. Finalizzavo sempre, avevo proprio un feeling con il gol. Ancora oggi è un orgoglio per me aver raggiunto un traguardo così in una piazza come Vicenza che non è un posto qualsiasi. 

Eppure l’inizio non era stato per niente semplice. 
Dopo Lopez arriva Marino e scaliamo la classifica fin dove nessuno mai avrebbe detto. Mi ricordo la grande passione dei tifosi che ci ha sempre supportato, poi il tecnico ha avuto un ruolo determinante, la sua impronta era chiara, si è visto un bel calcio e a Vicenza questo si apprezza. 

Poi la cessione, lasciare fu traumatico, lo ha raccontato anche Marino: lei andò da lui al campo piangendo il giorno della notizia. 
Ero sincero, non me lo aspettavo, non volevo andare via, non ho mai pensato ai soldi altrimenti avrei potuto scegliere subito altre squadre, il mio cuore mi diceva di rimanere a Vicenza e negli anni mi sono chiesto se avessi potuto fare di più per restare, ma ormai è andata così. 

Da allora, il calcio è cambiato in meglio o peggio? 
Le categorie esistono per un motivo, la B è livellata verso l’alto oggi, la C è sempre più o meno quella. 

Per un attaccante è più facile giocare in B o in C? 
In C è più difficile, la qualità è inferiore, in B si correrà anche un po’ meno ma c’è più tecnica, si vedono belle giocate che di certo aiutano gli attaccanti. 

Il centravanti del Vicenza è Ferrari, lo conosce? 
Ci ho giocato contro, è bravo, ho visto che è partito bene, deve anche dire grazie alla squadra, farà una bella stagione, per noi attaccanti segnare è la spinta principale, poi viene tutto più semplice. 

La partita col Vicenza come se l’aspetta? 
Complicata, soprattutto per noi perché non siamo in un momento positivo, ci manca sempre quell’episodio che ti consente di tirare la partita dalla tua parte. 

Il Vicenza come lo giudica? 
È una corazzata, per me vince il campionato e non ha rivali, un gradino più sotto metto il Pordenone.

Però i biancorossi a Padova hanno perso. 
Sono quelle sconfitte all’inizio di stagione che per certi aspetti sono pure salutari perché ti fanno lavorare il doppio e metterci ancora più impegno e mi pare che sia proprio quello che è successo.

L’Albinoleffe farà una gara soprattutto... 
Combattuta, probabilmente come sempre in C sarà una partita più fisica, poi se si corre alla pari ha sempre la meglio chi ha più qualità. Detto questo, noi faremo di tutto per dire la nostra e dare filo da torcere al Vicenza, nessuno scende in campo battuto. 

Il gol più bello che ricorda di quella spettacolare annata con il Vicenza? 
Dal punto di vista tecnico quello segnato ad Avellino, ma per me, perché l’ho segnato davanti ai miei tifosi e per il momento vissuto, è quello realizzato sempre all’Avellino ma nella partita al Menti.

Alberta Mantovani