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I 20 anni di Serie A

Il Lane di Volpato rivive nel raduno degli ex compagni

A Sandrigo una serata per ricordare il grande difensore che in biancorosso collezionò oltre 250 presenze: adesso il club verrà intitolato a lui
I Nobili Provinciali De Petri, Sulfaro, Bardin, Stanzial e Biasiolo protagonisti della serata (Foto CISCATO)
I Nobili Provinciali De Petri, Sulfaro, Bardin, Stanzial e Biasiolo protagonisti della serata (Foto CISCATO)
LR Vicenza, serata ricordo di Gianfranco Volpato (DONOVAN CISCATO)

C'è chi si è emozionato e ha rivissuto momenti epici, ma c'è anche chi all'epoca non era ancora nato e, attraverso le testimonianze dei presenti, ha potuto assaporare la magia di quegli anni, gli anni della Nobile Provinciale. E lui, Gianfranco Volpato, fu uno dei suoi capitani, uomini gentili, seri. Martedì sera a Palazzo Marconi, a Sandrigo, nel suo paese natale, l'ex biancorosso, scomparso a dicembre 2022, è stato ricordato da tantissimi tifosi del Lane. L'occasione era l'intitolazione del club biancorosso di Sandrigo proprio a Volpato, che con la maglia del Vicenza ha collezionato 256 presenze, tutte in Serie A. A condurre la serata Anna Belloni, ricercatrice storica, e Alessandro Lancellotti, giornalista e ricercatore scientifico, che hanno fatto aprire la scatola dei ricordi ad alcuni ex compagni di Gianfranco: Adriano Bardin, Roberto De Petri, Michelangelo Sulfaro, Giorgio Biasolo e Paolino Stanzial. Presenti in sala i rappresentanti delle istituzioni, dal sindaco di Sandrigo Marica Rigon e alcuni suoi collaboratori, i rappresentanti della Pro Loco, dell'Azzurra Sandrigo, l'assessore di Vicenza Leonardo Nicolai e il consigliere Giacomo Bez, e anche il direttore generale del Lane Werner Seeber. In prima fila anche la famiglia di Volpato, con la moglie Milena, omaggiata dal club biancorosso, i figli Barbara e Cristian e i nipoti, tra cui Gianmaria, noto cantautore.

Foto e video hanno accompagnato la serata e il primo a prendere parola è stato Adriano Bardin: «Se fosse qui Franco direbbe: parla anche Bardo? - ha esordito tra le risate -. L'emozione è molto forte, il ricordo va oltre le tante battaglie sportive: per tanti anni siamo andati in ferie assieme a Jesolo, e lì non c'era la pressione dei risultati. Come calciatore invece... era un gran marcatore». Tocca a Roberto De Petri raccontare il suo rapporto con Volpato: «Non l'ho mai sentito una volta lamentarsi, dire "hai sbagliato". Era sempre disponibile. Ricordo ancora quando l'ho incontrato, poco prima della sua scomparsa, al parco, non parlava più. Io gli ho detto: "Ci vediamo domani al campo perché inizia la preparazione" e lui mi ha risposto», ha detto commosso. Sulfaro, Stanzial, Biasolo e Galuppi (con un contributo audio), tutti concordi: «Franco era una persona buona, seria e affidabile», poi ciascuno di loro ha ripercorso qualche attimo di quegli anni straordinari, legato anche al presidente Giussi Farina, e al suo vice Marcello Mantovani. I tornei internazionali, su tutti quelli anglo-italiani a fine stagione: «Finivano sempre male, una volta uno mi ha fatto un'entrataccia, poi ne ho stesi quattro e i dirigenti hanno dovuto ubriacare l'arbitro per farmi evitare una maxi-squalifica, io ero già destinato a Cagliari», ha raccontato De Petri. E ancora: l'amichevole contro il Blackpool in Inghilterra, terminata 10-0: «Cosa ci ha detto Farina? Niente, ha mandato la signora Giuliana, la segretaria, per avvisarci che le ferie erano congelate e fino al 30 giugno avremmo fatto doppia seduta», ha detto Bardin. E poi le sfide contro Juventus, Inter e Milan... sconfitte, ma anche qualche vittoria.

Alla fine, l'intervento anche di due altri grandi ex biancorossi, Dalle Carbonare e Toto Rondon, che vedevano Volpato come un esempio, le cui orme hanno saputo sapientemente seguire.

Anna Fabrello