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LR Vicenza

Difesa a 3 e fasce coperte: ecco la cura-Modesto per far ripartire il Vicenza

Verso il debutto per il nuovo allenatore biancorosso. È probabile che sulla linea dei centrocampisti venga messo un terzino.
Il nuovo allenatore biancorosso Francesco Modesto
Il nuovo allenatore biancorosso Francesco Modesto
Il nuovo allenatore biancorosso Francesco Modesto
Il nuovo allenatore biancorosso Francesco Modesto

Difesa a tre; aggressione degli avversari nella loro metà campo; giocatori disposti a rischiare l'uno contro uno. Sono tre elementi fondamentali nel credo calcistico di Francesco Modesto, nuovo allenatore del Vicenza, come lui stesso ha spiegato nella conferenza stampa di presentazione. Gli identici tre elementi, in verità, erano connaturati anche alla filosofia calcistica secondo la quale il tecnico appena esonerato, Francesco Baldini, aveva plasmato la squadra durante il ritiro estivo. Purtroppo però la prima parte del campionato ha dimostrato che seguendo queste direttive i giocatori dell'attuale rosa del Vicenza concedevano troppi spazi in ripartenza in cui gli avversari riuscivano ad infilarsi e far male, anche perché la velocità non è il punto di forza di nessuno tra i difensori nell'organico biancorosso. Come potrebbe allora Modesto tornare a proporre gli stessi tre principi trovando maggiore equilibrio?

Fasce più coperte

La differenza potrebbero farla le scelte degli interpreti da posizionare sulle fasce. Baldini aveva puntato su una formazione iper-offensiva, schierando un 3-5-2 in cui i pendolini erano il più delle volte esterni votati all'attacco come Dalmonte o Begic. Modesto invece ha già spiegato che la sua linea di centrocampisti non sarà a cinque, ma a quattro: . Il nuovo modulo di riferimento potrebbe dunque essere il 3-4-2-1, che peraltro è lo stesso tema tattico con il quale nello scorso campionato Baldini aveva centrato le vittorie finali che avevano portato il Lane ad acciuffare i playout. Come si ricorderà, in quella squadra gli esterni della linea a quattro non erano ali d'attacco, ma elementi di maggiore copertura (Maggio a destra e Lukaku o Crecco a sinistra). Similmente, è plausibile che nel Vicenza di Modesto ad agire da pendolini non saranno più esterni offensivi (che verranno riposizionati nel trio d'attacco) ma terzini di spinta come possono essere Valietti e Ierardi a destra (con Zonta e Oviszach come adattabili), mentre dall'altra parte si possono utilizzare Sandon o Greco.

Pedine da spostare

Rispetto al Vicenza di Baldini, quindi, la nuova formazione dovrebbe prevedere gli spostamenti strategici di alcune pedine. Giusto per dare un'idea, nei due schemini di questa pagina abbiamo posizionato tutti gli elementi della rosa secondo i due moduli che dovrebbero diventare la norma d'ora in avanti. Ovviamente parecchi elementi potrebbero trovare posto in più di una casella: si prenda Greco, che potrà essere impiegato da esterno o da mediano; così come Jimenez, a suo agio sia in mezzo sia sulla trequarti; oppure Ierardi e Sandon, difensori centrali ma anche terzini di spinta. Rispetto al Vicenza visto finora, dovranno senz'altro modificare il loro modo di stare a centrocampo Ronaldo e il suo alter-ego Cataldi, non essendo più previsto un playmaker puro (con due mezzali al suo fianco). E pure gli esterni offensivi spesso saranno chiamati ad entrare di più nel campo per agire da trequartisti; non è tuttavia da escludere che Modesto, quando la sua squadra sarà entrata a pieno regime, possa virare verso un 3-4-3 puro che li riporti a spingere sulle corsie. Domani a Verona si passa dalla teoria della carta alla pratica del campo per gli unici riscontri che contano davvero. 

Francesco Guiotto