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Serie C

Cappelletti stringe i denti: «Cerco di convivere con la fascite plantare»

Il tecnico della Virtus, Gigi Fresco: «Per la vittoria del torneo io tifo Vicenza, siamo in ottimi rapporti con loro»

Tra le note positive della partita di Coppa Italia che ha visto il Lane tornare alla vittoria c’è anche quella di aver rivisto in campo Daniel Cappelletti, un giocatore importante, per esperienza e qualità che può dare al reparto arretrato. 
«Vorrei dire che sto bene senza se e senza ma, purtroppo non è così, sto cercando il modo per convivere con questa fascite plantare – ha detto il difensore biancorosso dopo il match contro la Virtus –. La mia voglia di tornare è tantissima, so di poter dare una mano, quindi l’obiettivo è quello di rientrare, stringendo i denti e facendo dei sacrifici». 

La vittoria con la Virtus Verona dà serenità

Una vittoria, quella di mercoledì contro il Menti, che riporta anche un po’ di serenità dopo le tre sberle incassate a Novara che avevano portato nubi turbolente sopra le teste dei biancorossi. «Il successo contro la Virtus è importante prima di tutto per noi stessi, siamo i primi a starci male e che vorrebbero fare bene per regalare a questa piazza fantastica delle gioie. Poi ci ha permesso di far giocare chi sta trovando meno spazio ed è bello vedere Alessio che esulta così, con tutti che vanno ad abbracciarlo: sono cose che fanno bene al gruppo».

Accanto a lui, quando è entrato, Cappelletti s’è ritrovato da una parte Sandon (classe 2003), dall’altra Corradi, del 2005: «Vedere un ragazzo che ha 14 anni in meno di me nello stesso reparto è sicuramente un brutto colpo – ha scherzato il numero 23 biancorosso –. Sì, noi più esperti lo aiutiamo, anche se non ce n’è tanto bisogno perché è sempre pronto, può fare davvero una bella strada. È un timidone e dovrà sicuramente crescere, ma sotto sotto ha una grandissima personalità».

Le dichiarazioni di Gigi Fresco

Al termine del match ha parlato anche Gigi Fresco, allenatore e presidente della Virtus, che ha già affrontato Novara, Pordenone e Feralpi: «Il Novara è quella che mi ha impressionato di più. Abbiamo pareggiato, ma abbiamo sofferto tanto. Contro la Feralpi abbiamo perso sbagliando un rigore e in realtà li abbiamo messi là per buona parte del match. Il Pordenone è una squadra molto fisica, che nel nostro campo, che è piccolo, ha avuto buon gioco. Io comunque tifo Vicenza, una società amica con cui abbiamo un bellissimo rapporto e che ci ha dato tanti giocatori forti. Poi qui c’è grande cultura calcistica, a partire dai dilettanti». 

Anna Fabrello