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L'intervista

Aladino Valoti: «Ai playoff conteranno entusiasmo e condizione fisica e Pellegrini farà gol preziosi»

L'intervista all'ex centrocampista biancorosso

Aladino Valoti la serie C l'ha frequentata da giocatore centrando la promozione con il Vicenza e da direttore sportivo ha avuto modo di conoscerla in ogni risvolto: con lui proviamo a capire se il sogno dei biancorossi, che ha sempre nel cuore, potrà realizzarsi.

Come valutare la stagione del Vicenza fin qui?
Prima era irriconoscibile, dall'arrivo di Vecchi è sotto gli occhi di tutti il cambio di registro che ha consentito una rimonta incredibile: viene da chiedersi come sarebbe andata con Vecchi dall'inizio. E' un peccato, nessuno aveva dubbi sulle potenzialità della rosa, anche se questo comunque non significa puntare il dito per forza su qualcuno o dargli tutte le colpe.

Però il campionato è stato dominato dal Mantova.
Ha fatto qualcosa di straordinario, ma per me il Vicenza di oggi avrebbe tenuto il passo e se la sarebbe giocata con il Mantova: lo dicono i numeri eccellenti del girone di ritorno dei biancorossi.

Che persona è Vecchi, vi conoscete bene vero?
Da una vita. Siamo bergamaschi entrambi, ora magari ci si vede meno, ma quando torna a casa, il lunedì, si va spesso a bere un caffè insieme. E' una bella persona, umile, vera, solido come lo è uno di Bergamo.

E come tecnico?
Sono stato contento quando è ripartito da Vicenza, ho pensato che era il posto giusto per lui. Ha una personalità definita, punta sul lavoro e sulle regole, è intelligente: all'inizio, ad esempio, non ha stravolto la squadra ma ha cercato di capire. Era consapevole di avere un gruppo molto forte, ha puntato al recupero di giocatori fondamentali come Ronaldo e Ferrari che erano, inutile negarlo, in evidente difficoltà.

Restano gli ultimi 90' ma già si pensa ai playoff.
Però la gara ad Alessandria non va sminuita ma vista come ulteriore tappa di preparazione per arrivare al meglio al minicampionato a sé che sono i playoff.

Allarghiamo lo sguardo a tutti i possibili rivali?
Resto dell'idea che nel suo girone il Vicenza abbia l'organico più forte rispetto a Padova e Triestina. Nel girone B occhio a Perugia e Carrarese, ma a mio avviso è stato il girone C il più competitivo con diverse squadre di spessore, su tutte Avellino e Benevento.

Come è meglio arrivarci ai playoff?
La serie C è logorante, in più il Vicenza ha dovuto fare una rincorsa importante ma mi pare ci stia arrivando bene. Fondamentali saranno l'entusiasmo e la condizione fisica: proprio grazie a questi due fattori per esempio ce l'ha fatta il Palermo due anni fa.

Veniamo ai giocatori: chi potrà incidere di più?
Ferrari e Ronaldo, ma non solo loro, anche altri come Della Morte e Laezza, per citarne solo due.

E tra i biancorossi più giovani chi potrà stupire?
A me Pellegrini è sempre piaciuto, penso potrebbe fare la differenza e segnare gol preziosi.

Come vanno giocati i playoff?
Va gestito bene il recupero tra una gara e l'altra, ma Vecchi e il suo staff lo sanno fare benissimo perché ci sono già passati. Quando c'è il doppio turno bisogna ragionare sui 180 minuti, guai pensare se, ad esempio, si è vinta la prima gara di essere a posto. Nell'ultima mezz'ora della partita di ritorno ho visto succedere di tutto, perchè chi è in svantaggio non ha più nulla da perdere.

In estate si era parlato di un suo possibile ritorno a Vicenza come diesse, ci verrà ora da spettatore?
Ci fu una chiacchierata con il direttore Sagramola che mi sembrò già orientato verso la scelta che poi ha fatto. Verrò di sicuro a vedere qualche partita è inutile dirlo: farò il tifo per il Vicenza.

Alberta Mantovani