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Gli avversari del Lane

Solo ko per Bordin, la Triestina è una polveriera

Tre sconfitte in altrettante partite per l'ex biancorosso che ha preso il posto di Tesser. E cresce il malumore tra i tifosi
Il tecnico della Triestina, Bordin (Foto Facebook US Triestina Calcio 1918)
Il tecnico della Triestina, Bordin (Foto Facebook US Triestina Calcio 1918)
Il tecnico della Triestina, Bordin (Foto Facebook US Triestina Calcio 1918)
Il tecnico della Triestina, Bordin (Foto Facebook US Triestina Calcio 1918)

Al Saleri di Lumezzane è andata in scena una nuova puntata della travagliata stagione della Triestina. Contro un'avversaria tecnicamente meno forte ma più determinata e soprattutto più umile, gli alabardati hanno alzato bandiera bianca senza produrre idee e gioco. L'undici diretto dall'ex biancorosso Roberto Bordin, subentrato ad Attilio Tesser (cacciato dopo il rovescio con la Pro Patria) e ora con un per nulla invidiabile ruolino di marcia (3 sconfitte in altrettante gare alla guida dell'Unione), ha fatto poco filtro a centrocampo con tanti appoggi sbagliati e nessun movimento senza palla, senza riuscire a pressare gli avversari efficacemente, dimostrando poca serenità e alimentando ulteriormente il malumore dei tifosi. L'esonero è stato ritenuto da molti inopportuno e inspiegabile alla luce della classifica della squadra che, forgiata alla meglio in estate e con nessun rinforzo in gennaio, all'andata ha regalato scampoli di gran gioco con frequenti verticalizzazioni che hanno portato a smarcare con facilità un uomo davanti al portiere, difettando solo d'un po' cattiveria e solidità in fase di copertura. Il presidente Ben Rosenzweig, da sempre attento al rapporto coi sostenitori, ha voluto rassicurarli sull'intaccata solidità del progetto di rinascita ma non è finora bastato: insieme al problema del disastrato manto erboso del Rocco che ha costretto la Triestina a emigrare a Fontanafredda e la società stessa a sborsare ulteriori risorse, c'era già la triste prospettiva di dover giocare i playoff chissà dove per lasciar posto ai concerti di Max Pezzali e Ultimo. Bordin ha dovuto ricominciare da capo con una formazione disegnata per giocare col trequartista che a Lumezzane ha dimostrato di non aver ancora assorbito l'impatto del cambio in panchina.

Saverio Mirijello