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Serie C

17a giornata, il punto di Pittu

Bruno Caneo, allenatore del Padova
Bruno Caneo, allenatore del Padova
Bruno Caneo, allenatore del Padova
Bruno Caneo, allenatore del Padova

Storie di panchine nel girone. Franco Semioli, ex fantasista bergamasco viene chiamato al capezzale del Novara al posto dell'ex biancorosso Roberto Cevoli (poco più di un mese fa un mezzo eroe, salvo poi essere giubilato una manciata di settimane più tardi) e risolleva di gran carriera i piemontesi a spese dell'Arzignano.

A Padova, invece, Bruno Caneo, osannato sino ad ottobre e poi precipitato in una spirale senza uscita di risultati negativi era spalle al muro: o batte il Trento oppure sarebbe stato messo alla porta senza troppi complimenti. Morale, il Trento viene battuto 1-0 tra mille patemi e altrettanti singultoni, ma chi se ne importa, la panchina è salva e il posto pure. «Ora resettiamo tutto e rimettiamoci in marcia», dirà poi un Caneo enormemente più sollevato e rincuorato in sala stampa.

In compenso ha messo nei guai proprio il Trento: Bruno Tedino è al quinto stop di fila, è nel pieno della zona retrocessione, solo che i trentini si sono già giocati la carta del cambio del manico. Di solito in questi casi ci si aggrappa al ritiro più o meno punitivo, vedremo se anche gli aquilotti gialloblù si allineeranno all'andazzo.

E a Renate, infine, con la squadra che si è piantata, l'emergente Andrea Dossena non ha dubbi. «Colpa mia - assicura - ora però per i giocatori li aspetta l'inferno da qui a Natale. Poi break e dopo, altri 6 mesi di inferno». Auguri.

Vincenzo Pittureri