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L'impresa granata

La Clodiense in Serie C fa festa con il bassanese Andreucci

Il mister che ha riportato Chioggia tra i professionisti dopo 47 anni di attesa è stato il protagonista di una corsa senza rivali
La festa della Clodiense
La festa della Clodiense
La festa della Clodiense
La festa della Clodiense

La Clodiense che ritrova la serie C e il calcio professionistico dopo 47 anni è un successo trasversale che mette d'accordo tutti quanti e non fa prigionieri. Perché tutti si ricordano a metà degli anni 70 quella figurina dalla denominazione Clodiasottomarina scritta in caratteri stretti altrimenti non ci stava nella "figu". Beh, ora Chioggia riabbraccia la C che nel frattempo si chiama anche Lega Pro. E lo fa con pieno merito, grazie a un campionato dominato dall'inizio alla fine e vinto aritmeticamente addirittura con 3 giornate dal termine col punto esclamativo del raid di Feltre, nel covo della Dolomiti Bellunesi, suo principale per quanto remoto antagonista poiché il primato non è mai stato in discussione. Mai. A pilotare i granata lagunari c'è da un pezzo Toni Andreucci, 59 anni, bassanese d'adozione, di stanza in riva al Brenta con la famiglia da 39 anni. E che adesso, alla soglia dei 60 allenerà finalmente tra i pro dopo aver vinto ovunque ma senza mai essere reclamizzato abbastanza se c'è chi con mezzo torneo fatto bene vola tra i grandi e lui che da anni miete risultati ed è rimasto ugualmente una vita in sala d'aspetto.

Vincenzo Pittureri