<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Serie C

Casarotto, non è un sogno. Prima rete tra i "pro"

La gioia del 24enne che giocava in Eccellenza a Montecchio. Entra nel finale e segna il gol decisivo contro il Mantova: «Domenica notte ho dormito davvero poco»

«Sinceramente domenica notte ho dormito davvero poco». Così Matteo Casarotto, ex puntero e capitano del Montecchio Maggiore ora in forza alla Virtus Verona squadra con la quale domenica scorsa è riuscito a siglare il primo gol da professionista. Un'emozione non da poco che merita dunque di essere raccontata. Save the date 5 febbraio 2023, una data che per il 24enne di Monticello di Fara rimarrà per sempre indelebile. Difficile se non impossibile infatti dimenticare quanto accaduto allo stadio Danilo Martelli di Mantova con il puntero che viene gettato nella mischia da mister Luigi Fresco in avvio di ripresa con i veronesi sotto di due reti. L'ex idolo del Cosaro inizia il proprio show di lì a pochi minuti propiziando la rete di Kristoffersen.

I minuti di fuoco di Casarotto

Casarotto dunque riaccende quella fiammella della speranza che però pare spegnersi definitivamente di lì a cinque giri di lancette con l'espulsione per doppio giallo comminata a Nalini. Ed invece il numero 90 sale in cattedra: prima confeziona l'assist per il pari di Gomez (minuto 79) e in pieno recupero si mette in proprio avventandosi su un pallone in profondità e facendo partire un sinistro che finisce la sua corsa in fondo al sacco per il definitivo 3-2. «Direi che l'ultima passata è stata la domenica più emozionante della mia vita calcisticamente parlando... per come si erano messe le cose infatti era difficile pronosticare un nostro successo e invece, con grande spirito e determinazione, siamo riusciti a superare l'ostacolo e centrare una vittoria molto importante».

Un doppio salto di categoria «Difficile»

La lunga attesa «Qui alla Virtus mi sono trovato bene fin dal mio primo giorno, senza ombra di dubbio ho pagato lo scotto per il doppio salto di categoria; in Lega Pro c'è ovviamente più qualità, più agonismo e si gioca con ritmi maggiori, io pian piano sto cercando di adattarmi al tutto grazie anche all'aiuto dei miei compagni e della società che nemmeno nel momento di difficoltà -la prima vittoria, centrata a Trento, per la Virtus è giunta alla quattordicesima giornata, ndr- non ha mai fatto alcuna pressione ma ci è sempre stata vicina consapevole che le qualità prima o poi sarebbero uscite. Il primo gol lo sognavo da tempo e lo avevo sfiorato già in altre occasioni; si è fatto attendere, se magari fosse giunto prima sarebbe stato anche meglio però da parte mia cerco di lavorare sodo tutti i giorni dando sempre il massimo».

Persone speciali Il 24enne attaccante prosegue: «Voglio dedicare il gol a mio papà Marcello, a mia mamma Sonia, a mia sorella Eleonora oltre che a mio nonno Gianni e alla fidanzata Aurora in quanto mi sono sempre state vicine aiutandomi costantemente. Ora che ho rotto il ghiaccio spero di poter continuare a dare il mio contributo».

Francesco Meneguzzo