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Serie C

14a giornata, il punto di Pittu

Per oltre due mesi senza padrone, il campionato trova la sua guida. É il Pordenone che in estate aveva annunciato un piano di risalita su scala biennale ma ha capito che può farcela già al primo colpo essendo l’unica squadra sinora che ha ingranato le marce alte e sta procedendo col passo della big: 4 vittorie di fila, comando della graduatoria con 5 lunghezze di margine sulla concorrenza.

L’ultima hurrà dell’altro pomeriggio col Novara, scontro diretto per le posizioni che contano non tragga in inganno: 1-0 con gol vincente del difensore albanese Ajeti al minuto 86, ma prima e dopo una gara costantemente vissuta all’attacco e costellata di occasioni da rete, segnale eloquente di una formazione totalmente in salute e in fiducia. E appena sul treno lanciato dei friulani salirà Palumbi, il cannoniere designato di agosto che per guai fisici è ancora in ritardo di condizione, i ramarri saranno pronti a decollare.

Curioso che al timone della capolista ci sia Mimmo Di Carlo, che probabilmente non è oggi il genio della lampada, ma nemmeno lo scriteriato, per usare un eufemismo, per cui era stato bollato, specie sui social, lo scorso anno da troppi sportivi con la memoria corta che l’hanno scaricato dalla sera alla mattina cancellando una bandiera della storia biancorossa.

E domenica prossima lampeggia un Pro Sesto-Pordenone coi lombardi capaci di un’impresa stratosferica sabato: sotto 3-0 in casa della viceleader Renate a mezz’ora dal gong, ha ribaltato la squadra di Meda che ha perso la testa con due espulsioni ed è stata rovesciata 3-4 al 93’, un uppercut da ko che potrebbe destabilizzare l’habitat a cui sovrintende mister Dossena.

Infine, il Padova si sta buttando via. Non vince più e il suo gioco ha smesso di abbagliare da un pezzo.

Vincenzo Pittureri