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Vicenza, l'amarezza dei tifosi: «La B non è sfumata a Cesena, ma molto prima»

Oltre mille i tifosi biancorossi a Cesena (Foto TROGU)
Oltre mille i tifosi biancorossi a Cesena (Foto TROGU)
Oltre mille i tifosi biancorossi a Cesena (Foto TROGU)
Oltre mille i tifosi biancorossi a Cesena (Foto TROGU)

La B non è sfumata a Cesena, ma molto prima. E per il futuro servono scelte rapide e nette. Questo il parere dei presidenti dei club.

Emanuele Arena (Forza Lane 1902): «Il campionato lo abbiamo perso nei mesi passati, con delle scelte tecniche alle volte irresponsabili e prestazioni troppo altalenanti. Potevamo perdere solo contro noi stessi e così è stato. Nei playoff sappiamo come vanno le cose, forse più di così non si poteva fare. Mi attendo subito dei segnali importanti per ripartire con idee concrete che coinvolgano l’area tecnica, chi fa la squadra e chi dovrà dirigerla. Avevamo la possibilità di svoltare a gennaio, quando erano palesi le lacune della squadra, e non è stato fatto. L’unica certezza rimane il grande senso di appartenenza dei tifosi».

Angelo Paolo Barbaro (Le Prime Uve): “Non ha senso recriminare sui due pali o sul rigore che ci poteva stare su Ferrari. Non sono stati questi episodi a farci restare in serie C, ma il resto di una stagione fallimentare. Siccome sbagliare è umano ma perseverare diabolico, spero che la proprietà faccia tesoro degli errori compiuti in questi cinque anni e che finalmente porti a frutto le esperienze negative. Ripartirei da un allenatore esperto di categoria, cercando di non cambiare per l’ennesima volta 8-9 giocatori, perché non si crea una squadra privandola dei punti fermi ma arricchendola con altri elementi nei ruoli chiave».

Silvia Bon (Club Giancarlo Salvi): «Nei playoff, che sono un terno al lotto, si è vista una squadra con schemi e grinta. Bisognava andar su diretti. Magari avessimo sempre giocato così! Se pensiamo alle 14 sconfitte subite, al cambio di tre allenatori… L’unica gioia è arrivata dalla Coppa Italia, che ci ha permesso di accedere alla fase nazionale dei playoff. Abbiamo dato il massimo, anche come individualità. Grandissimi i nostri tifosi, sia al Menti che a Cesena. Ce la siamo giocata alla pari contro un’avversaria forte. Mi auguro che gli errori commessi servano a migliorare. Auspico che arrivi un tecnico con esperienza e personalità e che il gruppo non venga rivoluzionato».

Bruno Giordano (La Baita): «Mi resta la convinzione che si potesse passare il turno, perché il vero Vicenza si è visto nei playoff, dopo un campionato con 14 sconfitte non c’erano grandi speranze. Il nostro tallone d’Achille era la difesa ed invece abbiamo giocato tre partite di fila senza subire un gol, ma non siamo riusciti per contro a segnarne nemmeno uno al Cesena, anche se lo avremmo meritato, considerando i due pali ed il probabile rigore su Stoppa. Secondo me questa squadra è buona, bisogna prendere un allenatore di categoria, mi viene in mente Diana e sistemare la difesa. Per il resto basterebbe non smantellarla, a meno che non arrivino offerte irrinunciabili per qualcuno. Bisogna fare come il Catanzaro».

Andrea Lazzari