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Club biancorosso Tezze sul Brenta

Una lunga storia d’amore, quella del club di Tezze sul Brenta con il Lane. È stato fondato infatti agli inizi degli anni Settanta da Pietro Cervellin, presidente per 46 anni, prima di passare le consegne a Stefano Cerantola. «Un bellissimo periodo trascorso a fianco di Giovanni Zambotto, presidente del centro coordinamento - ricorda Cervellin - . Potrei riempire una stanza con tutte le fotografie che conservo, eravamo uno dei club più grossi. Ricordo in particolare le trasferte di Coppa Uefa a Praga, dove fecero male a Paolo Rossi nel 1978, ed a Londra per la semifinale di ritorno contro il Chelsea in coppa delle Coppe nel 1998».

Attualmente il club di Tezze, che ha la propria sede al bar Blu Max a Granella, comprende una cinquantina di soci, di cui una trentina abbonati al Menti. Presidente è Stefano Cerantola, che si avvale della collaborazione dei due vice Fabio Cerantola e Loris Basso, e del segretario Marco Simeoni.

«Lo scorso Natale siamo tornati ad organizzare la cena sociale dopo due anni di Covid che ci hanno tagliato le gambe - sottolinea -. Abbiamo ripreso a fare qualche trasferta, pur avendo perso un po’ di gente per strada. Principalmente forniamo supporto a chiunque voglia unirsi a noi per iniziare a frequentare lo stadio. In passato abbiamo organizzato durante le cene anche una lotteria a favore di qualche associazione».

Per quanto riguarda le prospettive dei biancorossi nei playoff, Fabio Cerantola aggiunge: «La nostra aspettativa sarebbe la promozione in serie B, ma sono tante le squadre che si contenderanno l’unico posto utile. L’importante è arrivare all’appuntamento pronti: anche se non è sempre positivo rimanere fermi per tanto tempo, almeno si possono recuperare gli infortunati come Ierardi e Bellich».

Andrea Lazzari