Il club biancorosso La Baita è nato il 10 gennaio 2015 e ha la propria sede nell’omonimo bar a Saviabona, abituale luogo di ritrovo anche per la visione delle partite in trasferta e le cene. Presidente dalla fondazione è Bruno Giordano, affiancato dal vice Alessandro Brunato, dal cassiere Mauro Moro e dai componenti del consiglio direttivo Alessandro Marin, Diego Tommasini, Francesco Padovan, Lucio Adinolfi, Alessandro Pegoraro e Roberto Sforzato. I soci sono un’ottantina, di cui più di 50 abbonati al Menti, dove sono sparsi tra la curva, i distinti ed anche la tribuna.
«In questi quasi otto anni siamo sempre stati presenti alle partite casalinghe e ci sono almeno 4-5 di noi al seguito del Lane – sottolinea Giordano -. Come club organizziamo due trasferte all’anno, curando anche l’aspetto enogastronomico per coinvolgere più persone possibile: portiamo pure un tavolino con le vettovaglie. Ci stiamo già preparando per la sfida con il Pordenone a Lignano. Oltre a questo, facciamo due cene sociali, una verso Natale per farci gli auguri e l’altra a fine campionato. Siccome un nostro consigliere appoggia un’associazione che segue i bambini down, la R.T.S. onlus, venderemo i panettoni per devolvere il ricavato. Ci caratterizza una passione senza eccessi, anche se non manca chi come il sottoscritto, Cinzia Toniolo ed un altro paio si fa sentire in curva. Ci troviamo anche per stare assieme e bere un aperitivo alla Baita. Siamo affiliati al Centro coordinamento ed in stretto contatto con Marisa Terzo».
Come vivete questa fase della squadra? «Siamo sconcertati, sembra di stare sull’ottovolante, una volta sei felice e l’altra sei triste. Speriamo che la squadra acquisisca un minimo di continuità, ci vorrebbero almeno 3-4 risultati utili consecutivi, cosa mai riuscita finora, e siamo già quasi ad un terzo di campionato…».