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Club biancorosso Intesa

Una lunga storia alle spalle. Il club biancorosso Intesa è sorto nell’agosto del 1974 in contemporanea con la nascita dell’associazione dipendenti della Banca Cattolica del Veneto (poi Ambroveneto ed ora Intesa). Vittorio Cremona è presidente dalla fondazione, se si eccettua il periodo nella prima metà degli anni Novanta in cui è stato a capo del Centro coordinamento, sostituito ad interim da Giuliano Rossettini. «Facciamo parte dell’associazione AssDINTeSA, con 6 mila soci distribuiti in tutto il territorio nazionale (di cui sono il responsabile). Contiamo più di 100 soci attivi e sottoscriviamo una cinquantina di abbonamenti per le partite del Vicenza al Menti, che io frequento da oltre 70 anni. Siamo stati ospiti più volte di Paolo Rossi a Poggio Cennina assieme all'ex-presidente del Csi Enrico Mastella per un'attività benefica a favore della Città della Speranza ed abbiamo vinto lo scorso maggio in Toscana il torneo di calcio a 7 per over 40 contro il Treviso. Nella nostra squadra c’erano anche Lele Savino, Gobetti, Trevisan, Piccolo, Gagliardo i fratelli Zanotto ed il nipote di Berto Menti, che militavano nella compagine di calcio a 5 che a suo tempo disputava la serie B e aveva giocato anche un’amichevole contro il Vicenza di Reja al palazzetto».

Dal passato al presente, che vede il Lane impegnato nella rincorsa alla serie B a partire dal derby di domenica prossima al Menti contro il Padova … «Vedo tanto equilibrio nel girone. Le potenzialità per vincere il campionato ci sono, ma guai a farsi prendere dal nervosismo. Sagramola lo conobbi già prima della precedente esperienza vicentina con gli inglesi da direttore della Borghesiana a Roma, dove si allenavano i grandi club. Sarà un caso, ma da quando è tornato lui ognuno sta al suo posto, la base organizzativa è determinante. Anche Dalle Carbonare, quando arrivarono Ulivieri e poi Guidolin, fece un passo indietro, così come il patron Rosso adesso. La strada è quella giusta, Modesto ci ha messo del suo dal punto di vista tattico e tecnico».

Andrea Lazzari