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Club biancorosso Carmignano di Brenta

Padovani (per pochi chilometri) di provincia, ma vicentini per tifo. Il club biancorosso di Carmignano di Brenta è stato fondato a fine luglio del 1997 assieme ad alcuni collaboratori, una ventina in tutto, da Fabio Bernar, tuttora presidente, affiancato da Roberto Sartori in qualità di vice e segretario.

Classe 1948, nativo di Riese Pio X, ma vissuto per 23 anni a Cesuna e poi a Vicenza, prima di trasferirsi a Carmignano a metà degli anni Settanta dopo il matrimonio, Bernar traccia la cronistoria del club. «Siamo nati sull’onda del trionfo in Coppa Italia da parte del Vicenza di Guidolin, affiliandoci subito al Centro di coordinamento ed arrivando a contare anche 80 soci. Sono stato presidente dei club della quarta zona per tre anni dopo Bruno Mietto, ricordo quando Paolo Rossi veniva a cavalcare al maneggio a Carmignano, che tempi! Attualmente siamo una quarantina, tra i quali una decina di abbonati. I ricordi più belli sono legati alla Coppa Italia, alla Supercoppa contesa alla Juventus a Torino, dove abbiamo seguito la squadra con un nostro pullman, ed alla cavalcata in Coppa delle Coppe. Poi sono venuti meno i risultati e molti tifosi si sono allontanati, attratti anche dal Cittadella, visto che il Tombolato è ad una di minuti da qui. Il covid e le vicissitudini societarie del Lane hanno fatto il resto».

Cosa vi tiene legati al Vicenza? «La passione e l’attaccamento ai colori sociali, oltre alla speranza in una domani migliore. Ci troviamo nei locali di una vecchia scuola elementare vicino a casa mia». Quali sono le prospettive dopo la vittoria della Coppa Italia? «La conquista del trofeo di consentirà di poter saltare i primi due turni con sfide secche e non si tratta di un vantaggio di poco conto. Intanto abbiamo raggiunto il primo obiettivo della stagione, speriamo di essere pronti per il secondo più avanti».

Andrea Lazzari