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Club biancorosso Brendola

Passato, presente e futuro. Una lunga storia alle spalle ed una ritrovata linfa per il club biancorosso di Brendola. Fondato nel 1968 dopo la fusione tra i sodalizi del capoluogo e della frazione di Vò , è diretto da 30 anni dal presidente Pietro Ronzani, che racconta: «Sono subentrato al mio predecessore Walter Stecca, mancato in seguito ad un incidente sul lavoro. Presto festeggeremo il nostro cinquantacinquesimo anniversario e recentemente c’è stato l’innesto di molti giovani, che hanno fatto salire il numero dei nostri iscritti a 140 soci, una quarantina dei quali abbonati. Ringrazio quindi la mia preziosa collaboratrice Monica Muraro e tutti i nuovi arrivati che organizzano molte trasferte, perché dei vecchi ero rimasto ormai quasi solo io come tuttofare. Sono rappresentante della quinta zona, che un tempo andava da Altavilla fino a Recoaro, all’interno del Centro coordinamento e ora potrò gestire con calma il passaggio di consegne».

Tanti i successi vissuti da contrapporre alle sofferenze dell’ultimo ventennio… «Ho quasi 83 anni, sono nativo di Lusiana e frequento lo stadio dagli anni Cinquanta. Posso dire quindi di aver visto tanti cicli del Lanerossi Vicenza, da Savoini, a Vinicio, Paolo Rossi, fino agli esordi di Roberto Baggio ed al periodo di Guidolin. Tanti i ricordi, il primo che mi viene alla mente è legato proprio al ritorno in serie A conquistato al Bentegodi contro il Chievo nel 1995. Adesso stiamo attraversando un momento difficile, in certe partite si sarebbe potuto difendere il punto ed adesso ci si troverebbe in un’altra situazione di classifica. Sono deluso, speriamo almeno di vincere la Coppa Italia di serie C, potendo così partire dal terzo posto nella griglia dei playoff».

Andrea Lazzari