«Voglio una squadra che annusi il pericolo e non si senta mai tranquilla. Rossi e Ronaldo insieme? Sì, ma anche nessuno dei due. Ho gestito Cigarini e Rossi per due anni...». Aimo Diana è in palla. Ha una voglia matta di cominciare, ma ha i piedi per terra. E così Beppe Bianchini, allenatore dell'Arzignano che esordirà domenica con il neopromosso Legnago. È stato il debutto di È solo calcio, l'approfondimento targato Il Giornale di Vicenza. In studio a condurre, novità assoluta di questa stagione, c'era il vicecaposervizio della cronaca Nicola Gobbo che vi aspetterà ogni giovedì alle 18.30, sul sito del quotidiano, su Facebook e Instagram in diretta. I due allenatori hanno dialogato con il direttore del GdV, Marino Smiderle («Saremo un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio»), e il caposervizio dello sport, Eugenio Marzotto. Le emozioni di Diana e quelle di Bianchini. Quali sono gli umori?«Stiamo bene e stiamo preparando la gara con l'Albinoleffe al Menti con serenità e concentrazione - ha detto il timoniere biancorosso -. Ci vuole tanta umiltà e massimo rispetto per gli avversari. Sto cercando gli sguardi giusti dei miei giocatori in questi giorni: non tutti ce l'hanno, qualcuno sì e deve essere trainante per gli altri».
Bianchini: «Mi aspetto una partita dura, affrontiamo una neopromossa che sarà ipercarica. Dobbiamo farci trovare pronti». «Si spera e si cerca di non fare brutte figure e dare un sorriso alla gente che viene allo stadio. Guarderò, come faccio di solito, una serie tv e cercherò di addormentarmi il prima possibile la sera prima» - ha affermato Diana.Aimo e Beppe, che grintaChe il tecnico biancorosso sia uno tosto lo si era già capito. Sentite cosa ha raccontato ancora sul suo modo di intendere il calcio e sulla sua idea di Vicenza. «Vincere spesso è un verbo di cui si abusa. Siamo in tanti per l'obiettivo, sarebbe troppo semplice dire che le favorite sono Vicenza, Padova, Triestina. Vedo un girone agguerrito e mi spiace si dica che sia di basso livello, è alto e importante. La rosa? Per me sono tutti nuovi acquisti, si parte alla pari. Proia? Ha fortemente voluto restare, ha fatto anche un passo verso la società; in ogni ruolo vogliamo due alternative importanti. I miei giocatori devono annusare che ci sono punti in palio. Ci serve giocare partite, se i risultati sono favorevoli questo aiuta a partire meglio. Ci siamo sempre dati, comunque, 5 o 6 gare di campionato per ingranare».
Bianchini ha le idee chiare. «Sicuramente per noi sarà un anno più difficile, l'anno scorso in pochi ci conoscevano e c'era un minimo di rilassatezza. Lavorare sulla testa dei ragazzi è la cosa più difficile ma anche affascinante. Il prolungamento del mio rapporto con il club? Motivo di orgoglio, c'è reciproca intesa. La squadra è ringiovanita, abbiamo un'età media più bassa e abbiamo inserito giocatori ancora più funzionali a quello che è il nostro gioco, giocatori con fame».Il grande ex LopezIl Vicenza affronterà lunedì il "suo" capitano. Intervistato da Eugenio Marzotto, l'allenatore dell'Albinoleffe ha parlato della sfida che l'attende: «Fino a martedì cercherò di essere un avversario equilibrato, poi tornerò tifoso biancorosso. Non rinunceremo ad attaccare, dobbiamo giocare altrimenti non avremo scampo. Il Vicenza non ha punti deboli, ha preso il top in ogni reparto, spero solo non sia al meglio fisicamente».
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