Ronaldo sì, Ronaldo no. È stato il regista biancorosso a premere il tasto play e a fare chiarezza sulla sua posizione, durante la prima puntata del 2024 di È solo calcio: «Voglio restare qui, non cambio il mio pensiero su questa squadra. Credo nel Vicenza così come i miei compagni». Impossibile lasciar fuori il mercato. Ecco perché Eugenio Marzotto, caposervizio dello sport, l'ha chiesto chiaro e tondo al brasiliano, che contro la Giana sarà squalificato ed è in scadenza di contratto a giugno: «Rimani?». «All'inizio di quest'anno avrei scommesso tutto quello che ho su un'ottima stagione del Vicenza. Potevo andare via e anche altri miei compagni avevano la possibilità di fare le valigie - ha spiegato -. Ma credevamo in questa squadra e Diana arrivava da vincente. Dentro di noi eravamo tutti consapevoli che fosse l'anno buono. Così purtroppo non è stato ma c'è tutto il girone di ritorno. Il Mantova è lontanissimo ma cercheremo di giocarci al meglio i playoff».
Riavvolgiamo il nastro. Nicola Gobbo ha condotto il primo approfondimento del nuovo anno con ospiti importanti: oltre a Ronaldo sono intervenuti il capitano dell'Arzignano, Riccardo Casini, e la bandiera biancorossa Mimmo Di Carlo. «È stato un anno difficile - ha commentato Ronaldo -, meno male è finito. L'impegno da parte nostra non è mai mancato, sono mancati i risultati, il gioco. Se uno guarda la prima e la diciottesima partita non ci sono stati miglioramenti e questo ha deluso la gente. I fischi e le critiche? Ho le spalle larghe, anche se preferirei avere i tifosi più vicini. Ma questo succederà con i risultati e giocando meglio. Il mio ruolo? Con Diana ho sempre fatto la mezzala e mi trovavo bene, Vecchi mi ha messo davanti alla difesa che è il ruolo che ho fatto di più in carriera». Casini: «Per me e per l'Arzignano è stato un bel 2023: ci siamo rimessi sulla retta via e qualcosa in più possiamo ancora fare. Anch'io come Ronaldo sono in scadenza, ma sto bene ad Arzignano. Aver toccato le 200 gare tra i "pro" è stato fantastico, è bello vedere una società che ogni anno cresce e migliora assieme a noi».
Al centro della puntata, il Vicenza, i mesi con Diana, le delusioni sul campo, il nuovo corso Vecchi. «Il Vicenza ha investito tanto e bisogna fare i complimenti alla società. Bisogna però avere pazienza per conquistare certi traguardi. Nella passata stagione il Lane aveva più velocità e giocatori che risolvevano i problemi, quest'anno il ritmo è un po' più basso perché le caratteristiche dei giocatori sono più di forza che di rapidità. Bisogna trovare delle nuove soluzioni e spero che Vecchi le trovi». Mimmo è tornato anche sulla sua esperienza biancorossa da allenatore. «Mi dispiace perché ero venuto per fare un percorso. C'era il tempo per costruire, probabilmente con me le aspettative erano alte. Per carità il calcio è fatto di risultati ma il mio percorso è stato interrotto. Ci sono allenatori che fanno 15 partite e vengono sostenuti e protetti. Ma ora tocca a Vecchi, deve essere l'uomo giusto per Vicenza che è una piazza a cui servono certezze. Qui c'è pressione ma per un allenatore è una cosa bella. Se userà un modulo giusto? Non è questione di modulo, è l'atteggiamento che conta. Spero Vecchi trovi il principio di gioco giusto, non il modulo che va bene. E se posso dargli un consiglio, deve sfruttare di più il tiro da fuori di Ronaldo. Uno come lui deve fare almeno 6 gol a stagione». E il "suo" Mantova capolista? «È una squadra micidiale, ad ogni tiro fa gol». «Ora tocca a noi provare a mettere in difficoltà la prima della classe sarà durissima ma ci proveremo» - la promessa di Casini.
Come sempre durante le puntate i tifosi possono interagire con gli ospiti in studio scrivendo al numero whatsapp 335.6605272. Ma il GdV offre agli appassionati tante altre opportunità, tra cui la newsletter settimanale (basta iscriversi gratuitamente QUI), il podcast "La Gazzarra dello sport", gli highlights.
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