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Tredicesima puntata

"È solo calcio", Ierardi: «Io al Lane ci tengo tanto. Meglio i fischi che giocare senza tifosi». Rivedi la puntata

Ospiti il capitano del Vicenza Mario Ierardi, l'ex biancorosso Daniele Fortunato, il condirettore del GdV Luca Ancetti e Federico Pesavento del club Le Prime Uve biancorosse
E' solo calcio puntata del 23 novembre 2023

Cadere e rialzarsi. Nel calcio come nella vita è così. Ma se ci si ricasca, diventa un problema. E il Vicenza, che pareva guarito, rinato, ritrovato dopo un periodo di crisi, è inciampato ancora. A Legnago si è materializzata una sconfitta che ha provocato nuovi mugugni tra i tifosi e ha spinto il Lane ancora un po' più indietro in classifica e dall'obiettivo chiamato serie B. Nella puntata di È solo calcio andata in onda ieri, negli studi del GdV, Nicola Gobbo ha "interrogato" i suoi ospiti (Mario Ierardi, Luca Ancetti, Daniele Fortunato, Federico Pesavento) sulla situazione biancorossa.

E a rispondere, col consueto sorriso, ma anche la solita e solida sincerità, è stato il capitano del Vicenza, Ierardi, già pronto per la sfida di domani sera al Menti con la Pro Sesto. «Ci siamo ricascati e non va bene. Le vittorie vanno conquistate con squadre importanti e meno, che sia il Padova o il Legnago bisogna andare in campo sempre allo stesso modo, la differenza la fa la mentalità - ha detto -. Quest'anno abbiamo caratteristiche diverse, sono arrivati nuovi giocatori, sono partiti altri che giocavano in modo differente, ma a livello di compattezza di gruppo mi sento più forte quest'anno, anche come singoli. Non molliamo niente e ora dobbiamo dimostrarlo sul campo. Si riparte con umiltà e lavoro, non ci sono altri modi».

Per il condirettore del Giornale di Vicenza, Ancetti, «si sta allargando sempre di più il metro di misura tra ambizione e forza. Triestina e Padova per me sono le più forti e i biancorossi che nella passata stagione hanno fatto la differenza, ora sono dei comprimari». Un'analisi più sul campo quella di Fortunato, ex centrocampista biancorosso e allenatore: «Troppi cambiamenti creano malumori ed incertezze perché ti senti sempre sotto esame. Per me Ronaldo e Ferrari devono scendere sempre in campo, a mio avviso Diana ha cambiato troppo, il centrocampo non è mai lo stesso. Al di là del Mantova che ha perso, i 3 punti persi in classifica, pesantissimi, sono quelli col Padova che è una squadra in crescita già dall'anno scorso; non è più forte di noi ma ha la continuità».

Lo scoramento della tifoseria nelle parole di "Pesa", Pesavento. «È peggio di un anno fa. Nella passata stagione c'era il deficit in un reparto, la difesa, ma quest'anno cosa si è sbagliato? Mi spaventa non capire quale sia il problema. Serve affidarsi a giocatori di personalità adesso. E speriamo che quel maledetto fattore Menti aiuti a mettere pressione agli avversari...».

Tanti i temi affrontati, dai giocatori utilizzati da Diana, al gap in classifica dalle prime, al problema "caratteriale" del Vicenza e alla presunta supponenza della squadra biancorossa citata da qualche tifoso che è intervenuto in diretta con domande e curiosità. «In estate qualche chiamata l'ho ricevuta - ha spiegato Ierardi che ha risposto a precisa domanda -, ma io qui sto bene. Le cose è bello conquistarsele e se qui vinci ed esplode lo stadio diventa stupendo». E su Ferrari: «Problemi con Diana? No. Anche io, come molti altri, stravedo per Ferro ma può dipendere anche dai modi di giocare scelti dal mister, le sue scelte vanno rispettate. La classifica? Qualche punto in più potevamo averlo ma in generale rispecchia quel che abbiamo fatto».

Il punto sull'Arzignano chiamato domani a frenare la Triestina in trasferta. «Col Renate ha conquistato un punto importante, Antoniazzi è il suo gioiello e se recupera un paio di giocatori può battersi bene fino alla fine» - ha detto Fortunato. «Soffrire è nel dna dell'Arzignano, è una squadra che non molla mai» - il commento di Ancetti.

Marta Benedetti