«Siamo qui per un obiettivo e non ci nascondiamo. Scendiamo sempre in campo per vincere e vogliamo accendere la scintilla di questo pubblico straordinario, che pur non ne ha bisogno». Alex Rolfini ha le idee chiare, tra i protagonisti della seconda puntata della nuova stagione di "È solo calcio", condotto eccezionalmente dal capo servizio della redazione sportiva del Giornale di Vicenza, Eugenio Marzotto. In studio anche Francesco Grandolfo, collega del Cobra, con cui ha anche giocato assieme a Legnago, che ha parlato della settimana gialloceleste dopo il ko nella prima uscita dell'annata. «Siamo arrivati carichi e può capitare di steccare la prima partita, l'importante è ricompattarsi subito - ha commentato l'attaccante dell'Arzignano -. Vi assicuro che il gruppo non si è imborghesito, è molto unito. Sono arrivati tanti giovani di talento, che hanno fame, questa cosa che abbiamo perso l'intensità è una cosa che si dice, ma non è così. Abbiamo analizzato gli errori e anche quale componente mentale possa aver portato a questo. Il mister sta lavorando per colmare le lacune che abbiamo evidenziato a Legnago».
In studio anche due grandi esperti di Lane, la giornalista Alberta Mantovani e Angelo Barbaro, storico leader delle Prime Uve che hanno commentato il mercato biancorosso e la prima partita. «Forse mi aspettavo un ritmo più elevato e un supporto maggiore alla manovra da centrocampo in giù», ha incalzato la collega. «Dopo tanti anni difficili, il pubblico comunque c'è sempre - ha invece detto Barbaro -. C'è un patrimonio che chi viene a Vicenza dovrebbe capire e valorizzare. Siamo alla prima partita, chiaramente è presto per giudicare. L'impressione, perché per il momento non può essere altro, è che alcuni reparti siano stati rinforzati, in altri la qualità è stata mantenuta».
La perplessità maggiore riguarda il reparto di centrocampo, non per la qualità dei giocatori, ma per l'assortimento. «Cavion, messo di fianco a Ronaldo deve correre anche per lui e non è esattamente nelle sue caratteristiche», ha detto il leader delle Prime Uve. Apprezzato da Alberta Mantovani il fatto che la società si sia presa per tempo e che si sia rafforzata la difesa.Al centro del dibattito anche la rivalità tra gli attaccanti in casa Vicenza: «Deve esserci, possiamo giocare tutti assieme - ha commentato Rolfini -. Il mister in allenamento prova tutte le combinazioni. Abbiamo fatto una preparazione molto tosta, l'obiettivo è di non essere quella squadra che parte forte e poi si sgonfia. Noi dobbiamo essere costanti per tutto il campionato». Anche Grandolfo ha detto: «L'importante è avere la fiducia, ma al tempo stesso la concorrenza aumenta il livello, anche dell'allenamento. Ad Arzignano si è lavorato bene, ci sono giovani che hanno voglia di mettersi in mostra. Come ci siamo preparati alla partita con il Mantova? Sappiamo che è un'ottima squadra, ma non per questo non possiamo fare risultato, lo abbiamo già dimostrato lo scorso anno».
Il Lane invece sarà impegnato sul campo della Giana Erminio, accompagnato da oltre 400 tifosi: «Indipendentemente noi per la squadra ci siamo - ha concluso Barbaro -. Quello che vediamo è vedere che tirano su l'erba. Devono arrivare prima degli altri sulla palla, poi sappiamo com'è il calcio. Chiediamo che a fine partita la lingua tocchi per terra, so che l'immagine non è bella (ha scherzato battendo sulla spalla a Rolfini, ndr), ma quello che chiediamo è l'impegno. A Vicenza c'è qualcosa di incredibile: la passione passa di generazione in generazione».
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