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Ventunesima puntata

Rigoldi: «Lane sul ring, serve usare la testa». È solo calcio, l'approfondimento sulla Serie C: rivedi la puntata

Ospiti al GdV il pugile Luca Rigoldi e i responsabili dei settori giovanili di Vicenza e Arzignano, Michele Nicolin e Fabio Nicolè
E' solo calcio

Due vittorie roboanti, una crisi scacciata, ma ancora qualche ombra. È la sintesi di un weekend certamente positivo per Vicenza e Arzignano, di cui hanno discusso nel "salotto" del Giornale di Vicenza Michele Nicolin e Fabio Nicolè, responsabili dei settori giovanili del Lane e dell'Arzignanno, e Luca Rigoldi, campione di pugilato, oltre che grande tifoso biancorosso in "È solo calcio", condotto da Nicola Gobbo.

Tanti i temi affrontati, tra cui uno dei principali di questa stagione: il raggiungimento del giusto equilibrio tattico da parte della squadra di Modesto, tirato in ballo dal vice caposervizio dello sport del GdV, Giancarlo Tamiozzo. Ma che clima si respira in casa Lane oggi? «Veniamo da un'ottima settimana - ha sottolineato Nicolin - i risultati aiutano a superare anche le incertezze».

Non poteva mancare la metafora pugilistica con un campione del calibro di Rigoldi ospite: «Ora non bisogna abbassare la guardia, basta un battito di ciglia per noi sul ring e lo stesso vale in campo». Tutti d'accordo che ora il lavoro principale è sulla testa: «Il corpo lo condizioni quando la testa di permette di farlo - ha sottolineato il campione vicentino, che ha anche fatto un po' da termometro dello stato d'animo della Curva -- Sto molto a contatto con i ragazzi. Giustamente hanno fatto delle critiche, ma credo che ora se la squadra ingrana loro di certo non si tireranno indietro». Da vicentino, oltre che arzignanese, è arrivato però anche l'invito di Fabio Nicolè: «Il pubblico ora deve ritrovare la scintilla: se non si rema tutti assieme dalla stessa parte non si arriva in alto».

Qui si è inserito anche l'immancabile angolo tattico di Linea Lane che ha analizzato il terzo e il sesto gol dei biancorossi, di Stoppa e Giacomelli. Si è poi tornati anche sul tema della diversa pressione che si respira tra Vicenza e Arzignano, con i pro e i contro che ciò comporta e qui non poteva non intervenire Luca Rigoldi che la tensione nel corso della sua gloriosa carriera ha imparato a gestirla in maniera magistrale: «Da una parte è un bene, ma si vede chi ha la capacità di switchare. Poi è ovvio: se una persona vuole alzare l'asticella deve confrontarsi con certe pressioni».

Il discorso, non poteva però non spostarsi sul percorso che possono fare i ragazzi con meno esperienza in un clima come quello del Menti: «I giovani vanno anche capiti - ha detto Nicolin -. Nella top 11 della Lega Pro di fine del girone d'andata avevamo due ex Vicenza, Pizzignacco e Cariolato». La continua ricerca di quell'equilibrio tra dare la possibilità ai ragazzi di sbagliare e crescere e la critica, perché alla fine tra i grandi...è il risultato che conta, che Tamiozzo ha definito "Il libro dei sogni". Si è posto l'accento anche sulla collaborazione tra i due settori giovanili di Arzignano e Lane. Ma anche la filosofia di Nicolin: «Portatemi zero Coppe, ma se c'è un ragazzo che merita di arrivare in Serie A non tarpiamogli le ali».

Per chiudere con la straordinaria favola dell'Arzignano e la diversità da tre anni fa: «Non c'era lo stadio e l'Arzignano si allenava a San Lazzaro, oggi è la città di Arzignano che vive e respira una bella avventura. Poi c'è Bianchini, che ha il pregio di costruire calcio con pazienza, ma anche di saper aggredire gli spazi quando ci sono», ha concluso Fabio Nicolé. E per chiudere il nuovo appuntamento, ancora con data da stabilirsi, per Luca Rigoldi, nominato nuovamente sfidante ufficiale al Campione d'Europa e il suo sogno: «Un mio evento sportivo al Menti, sono sicuro che qualcosa si possa fare e sarebbe per me molto bello, per un mio senso di appartenenza».

Anna Fabrello