Una batosta che deve servire da lezione. L'approfondimento di "È Solo Calcio", ieri sera (lunedì 16 gennaio) in diretta sul sito del GdV (si può rivedere gratuitamente on-demand in qualunque momento), inevitabilmente si è soffermato soprattutto sull'analisi del pesante ko subìto dai biancorossi a Lecco. Con il condirettore del giornale, Luca Ancetti, ne hanno discusso il caposervizio dello Sport Eugenio Marzotto, l'ex procuratore Claudio Pasqualin e l'ex biancorosso ed attuale tecnico della Luparense Mauro Zironelli, oltre ai giocatori del Vicenza Loris Zonta (in collegamento) e dell'Arzignano Andrea Gemignani.
Ciapa no
La caduta del Lane è peraltro coincisa con le contemporanee frenate di Salò e Pordenone. Ancetti e Pasqualin lo hanno scherzosamente definito il campionato a "ciapa no": «Il livello generale mi pare basso - ha osservato Pasqualin - per cui occorre stare sereni e continuare a credere che il Vicenza ce la possa fare». Gemignani, però, non è d'accordo sul giudizio qualitativo del torneo: «Più che scarso - ha detto il difensore - io lo definirei molto equilibrato, perché tutte le contendenti riescono a strappare punti a chiunque». Una lettura che ha trovato concorde Zironelli: «Da tanti anni non si vedeva un girone così livellato».
I problemi
Ma cosa non ha funzionato sabato scorso? Marzotto ha sottolineato un problema di approccio e mentalità: «Il Vicenza si è subito fatto dominare, non c'è stato il mordente, la determinazione che in questo contesto serve molto più di certi fraseggi leziosi o colpi di tacco. La squadra sembrava avere la presunzione di pensare che prima o poi il gol sarebbe arrivato comunque, e per questo ha pagato dazio». Dello stesso avviso Pasqualin, mentre Ancetti ha rilevato la mancanza di equilibrio tattico per la presenza contemporanea di troppo giocatori offensivi. Zironelli, che qualche anno fa ha allenato proprio il Lecco, ha ricordato anche le caratteristiche particolari del terreno di gioco: «Quel campo è molto diverso dagli altri, chi non ci è abituato fatica molto ad adattarsi e il Lecco ne approfitta al meglio - ha spiegato -. Quanto al Vicenza, penso che possa avere anche il bisogno fisiologico di rifiatare un po' dal punto di vista mentale e fisico, dopo la lunga rincorsa che ha riportato i biancorossi verso la vetta». L'intensità e il ritmo rappresentano comunque elementi imprescindibili per vincere in questa categoria. Lo ha confermato Gemignani: «Il gioco in questi ultimi anni è molto più aerobico e meno tecnico. Anche questo è stato uno dei punti di forza che finora hanno consentito a noi dell'Arzignano di disputare una buona stagione, assieme alla compattezza e allo spirito di sacrificio». La difesa del Lane, invece, sotto questo punto di vista ha pagato più volte dazio: «Speriamo che il nuovo acquisto Ndiaye possa avere una velocità diversa», si è augurato Marzotto, ipotizzando che il giovane senegalese come il neoarrivato portiere Iacobucci possa già esordire domani in Coppa contro l'Entella.
Zonta fiducioso
Loris Zonta ritiene comunque che il ko di Lecco possa rappresentare un passo falso isolato. «Non possiamo perdere le certezze acquisite nella bella serie utile precedente solo per una partita - ha osservato -. Abbiamo commesso degli errori ma la nostra convinzione e la nostra determinazione sono immutate. Già domani in Coppa vogliamo vincere perché ci teniamo ad alzare un trofeo; e in campionato, anche se ci spiace non avere sfruttato il jolly per superare Pordenone e Feralpi, siamo determinati a raggiungere l'obiettivo finale».
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