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Dodicesima puntata

Sandon: «Dobbiamo cavalcare l'onda». È solo calcio, l'approfondimento sulla Serie C: rivedi la puntata

Gli ospiti di ieri sera: con Luca Ancetti c'erano Sandon, Lelj, Cinelli e Noaro (COLORFOTO)
Gli ospiti di ieri sera: con Luca Ancetti c'erano Sandon, Lelj, Cinelli e Noaro (COLORFOTO)
E' solo calcio - puntata del 05 dicembre 2022

Dall'alto il mondo è più bello. Il Vicenza si gode il panorama in attesa del big match col Pordenone in programma domenica a Lignano. Puntata importante quella andata in onda ieri dall'auditorium del Giornale di Vicenza. Il condirettore Luca Ancetti ha diretto È solo calcio in compagnia del difensore del Vicenza, Thomas Sandon, della bandiera Beppe Lelj e del radiocronista di Radio Vicenza Fabio Noaro; assente per un imprevisto dell'ultim'ora Fabio Cariolato dell'Arzignano. In collegamente anche il caposervizio dello sport del GdV, Eugenio Marzotto, e l'ex centrocampista del Lane, ora al Catanzaro, Antonio Cinelli.

Chi si aspettava un Vicenza così in alto? «Nessuno, un mese fa, poteva pensare che i biancorossi si sarebbero trovati in testa ora. Questa squadra, a mio parere, andava in campo con un po' di superbia. Ora ho un'impressione diversa: il Vicenza replica agli avversari puntando su corsa, cattiveria agonistica e spirito di squadra». Sandon: «Noi ci abbiamo sempre creduto perché siamo consapevoli delle qualità che abbiamo e la classifica non è casuale ma il frutto dei duri allenamenti che facciamo ogni giorno; Modesto ci ha dato dei concetti-chiave. Le vittorie poi danno entusiasmo e serenità, proviamo le giocate e abbiamo meno paura di sbagliare». Noaro: «Questo allenatore ha fatto un reset, ha detto alla squadra che deve giocare divertendosi. L'unico avversario del Vicenza è il Lanerossi». Precisa l'analisi di Lelj: «Ora trovi calcio nelle partite del Lane. La palla viaggia bene e pure un giocatore come Ferrari è cambiato da Baldini a Modesto». Molti sono i meriti riconosciuti al nuovo allenatore. «Modesto ha portato certezze in campo - la spiegazione di Sandon -. Quando abbiamo la palla, abbiamo varie opzioni e sappiamo cosa fare». «Il cambio dell'allenatore è centrale. Modesto ha dato ordine nello spogliatoio e in campo, la squadra è più ordinata e concreta. I giocatori recepiscono meglio le soluzioni che dà l'allenatore. Il Vicenza aveva addosso il blasone del Lanerossi all'inizio e questo ha reso pesanti le gambe. Ora bisogna mantenere concentrazione e cattiveria».

A rivedere i filmati dei gol e l'analisi tattica degli amici di Linea Lane, il Vicenza sembra proprio aver fatto una piccola grande rivoluzione interna. E l'uomo in più, in questo momento, si chiama Nicola Dalmonte. Marzotto: «È un giocatore intelligente, ha saputo cambiare posizione naturale, ha fatto il terzino, l'esterno, il trequartista, e ha sempre garantito grande impegno. Dalmonte, che era stato voluto da Di Carlo, è il nostro mvp di ottobre e novembre, i tifosi gli riconoscono grande valore, va tutelato perchè è fondamentale e risolutivo».

Se la passa bene uno dei beniamini della Curva biancorossa, Cinelli, che col Catanzaro domina la classifica del girone C. «Il fenomeno Catanzaro? È un progetto iniziato l'anno scorso, la squadra è stata costruita bene. Quest'anno è stato fatto un mercato importante, sono stati aggiunti 4-5 elementi che danno qualità. Nel nostro girone - ha sottolineato il centrocampista romano - non c'è la competitività che c'è nel girone A: il vostro è un campionato aperto, nessuno finora ha fatto la fuga. Se il Vicenza è primo un motivo c'è, sono contento». Il Catanzaro è praticamente una colonia di ex biancorossi e una formazione in cui l'età media è alta. «Sì, un centro anziani» - battuta di Cinelli e risate in studio. «Andremo a Lignano per fare la partita - la promessa del giovane Sandon, che proprio contro il Pordenone aveva esordito a 18 anni -. Dobbiamo cavalcare l'onda dell'entusiasmo, per noi c'è solo un risultato, non dobbiamo fermarci». 

Marta Benedetti