«Ferrari è forte ma in qualche modo lo limiteremo». Siamo già in clima derby con le parole del gigante della difesa dell'Arzignano, Alessio Milillo, che domenica al Menti avrà il compito di ingabbiare El loco arrivato a Trieste a quota 16 reti. Per Vicenza e Arzignano sono arrivati due pareggi. I risultati delle vicentine e molti altri temi sono stati affrontati nella puntata di È solo calcio condotta ieri da Luca Ancetti che ha dialogato col caposervizio dello sport del Giornale di Vicenza, Eugenio Marzotto, il giornalista Paolo Dalla Costa, l'ex attaccante biancorosso, ora direttore sportivo del Treviso, Alberto Briaschi. In collegamento, il tecnico Bepi Pillon e il ds del Catanzaro dei record, fresco di promozione in serie B, Giuseppe Magalini.
Si è parlato soprattutto dell'esordio di Dan Thomassen al Rocco. «Una sufficienza risicata - ha detto Marzotto -, con un po' di fortuna e tigna il Vicenza ha tenuto fino alla fine». Dalla Costa: «È stata una delle più brutte prove del Vicenza. Se vogliamo, Thomassen ha cercato di dare un po' più di concretezza».
Novanta minuti non possono raccontare il Thomassen pensiero, mentre le parole del tecnico, dopo la partita, hanno fatto chiarezza sul suo modo di intendere il calcio. L'allenatore del Lane ha dichiarato di aver cercato in primo luogo di mettere ogni giocatore a casa sua. Perché si arriva a mettere fuori ruolo dei giocatori? Ha chiesto Ancetti a Briaschi. «A volte pensi che vadano bene in un ruolo e nel corso della stagione ti accorgi che non è così».
C'è anche qualche nota lieta. Iacobucci, per esempio, che con le sue parate si è meritato i gradi di titolare. E poi Ferrari. «Il suo - ha affermato Marzotto - l'ha sempre fatto in questo campionato. È imprescindibile nel gioco e nella capacità realizzativa». Ad un allenatore esperto come Pillon è stato chiesto un parere sulla scelta di affidarsi all'ex allenatore della Primavera. «Forse parlando tra loro hanno preferito, a livello dirigenziale, una figura che conosce meglio l'ambiente. E forse è anche un po' una moda, vedi Palladino del Monza. Sono scelte della società che vanno rispettate».
E il discorso di Thomassen sulla leggerezza? Briaschi: «Quella ce l'hai quando vinci ma è giusto che faccia questo discorso». Ora però non c'è più tempo. Il Vicenza deve dare il massimo da qui alla fine. «Oggi il compito meno difficile è provare a vincere la Coppa Italia. Lavorerei per vincere la Coppa, fossi il Vicenza» - l'idea di Dalla Costa. Briaschi: «Ragioneranno gara per gara ma chiaro che la finale sarà l'obiettivo». E Pillon: «È importantissimo vincere la Coppa per il Lane, e non mollare nulla. Se molli a livello nervoso, paghi. Io subentrai ad Alessandria a 4 giornate dalla fine. Mi concentrai più sulle situazioni di gioco e cercai di portare serenità. Disputammo degli ottimi playoff, arrivando in finale. Vince il campionato chi ha la miglior difesa? Se per difesa si intende compattezza sì».
L'Arzignano ha la terza migliore retroguardia del torneo. Sarà una bella lotta, domenica, contro l'attacco più forte. «C'è rammarico per aver conquistato solo un punto col Sangiuliano - ha dichiarato Milillo, mister 199 centimetri -, ci sta stretto. Pensiamo al derby. Ferrari? È un cliente scomodo. Cercheremo di depotenziarlo». Galvanizzato dalla storica promozione ottenuta all'Arechi di Salerno, l'ex diesse del Vicenza, ora al Catanzaro, Magalini. «Un'emozione unica aver festeggiato con 10mila persone. Se hai la squadra forte, in serie C, vinci. Il Vicenza con 12 ko non è evidentemente forte. Chi vedo favorito ai playoff? Il Crotone. Vandeputte? Stagione strepitosa, ha fatto 11 gol e 20 assist. Lui ha preferito Catanzaro»
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