Ospiti a tinte biancorosse per Luca Ancetti nella nona puntata dell'approfondimento sulla Serie C del GdV. A partire da Adriano Bardin, ex portiere e leggenda biancorossa, il tecnico Nicola Zanini, ex giocatore e allenatore del Lane, Riccardo Cataldi, centrocampista del Vicenza di oggi e Andrea Bonetto, ex biancorosso, in forza all'Arzignano.
Una chiacchierata la cui parola d'ordine è stata "equilibrio", quello stesso equilibrio che il Vicenza va cercando da inizio stagione. Ma cos'è? «Saper essere posizionati bene in campo - ha risposto Cataldi - e non esporci alle ripartenze. Mister Modesto, come Baldini, punta ad un gioco propositivo. Ora l'importante è trovare continuità, dopo il cambio di allenatore non era facile andare a vincere su un campo come quello della Virtus e penso che l'atteggiamento sia stato perfetto, questo deve essere il nostro spirito. La Coppa? Sarebbe stato più opportuno poterci allenare tutta la settimana, i concetti da assimilare sono tanti, ma è anche una buona occasione per mettersi in mostra. Noi siamo il Vicenza e scendiamo sempre in campo per vincere».
Sul fronte gialloceleste è stato invece un lunedì più amaro: «Non siamo partiti come al solito - ha ammesso Bonetto -, non abbiamo messo in campo la consueta intensità. Di buono però c'è stata la reazione nel secondo tempo, da cui dobbiamo ripartire. I gol su calcio piazzato? Ne abbiamo subiti diversi, soprattutto nella prima parte, ci stiamo lavorando e quello di sabato contro il Mantova è stata anche una situazione sfortunata».
Parola poi ai due ex biancorossi, che hanno parlato anche di quanto è bello, ma allo stesso tempo difficile essere vicentini e giocare al Menti, facendo riferimento in particolare alle difficoltà che Cavion sta attraversando in questa prima fase: «È particolare - ha detto Zanini -. Io l'ho provato da giocatore e allenatore. Qui c'è un amore smisurato e anche le contestazioni si possono concludere con una birra assieme, ma il Menti non bisogna subirlo, bisogna cavalcarlo».
Bardin si è soffermato anche sulla storia di Cavion: «Quando ero a Vicenza lo accompagnavo da Schio a Isola. Lui entrando in macchina diceva sempre "con permesso". È un ragazzo di un'educazione esemplare e la sua famiglia, che abita vicino a me, tifa Vicenza, quindi è cresciuto con il Lane dentro».
Del tema centrocampisti biancorossi ha chiaramente parlato anche Cataldi: «Cavion la vive a mille, anche domenica contro la Virtus sul 2-1 voleva che l'arbitro fischiasse, son momenti delicati». Ma il numero 21 biancorosso ha poi parlato anche della possibilità della sua convivenza a centrocampo con Ronaldo: «Ci possiamo stare, poi ho un gran rapporto con lui, anche a livello umano. Se mi aspettavo di giocare di più? Credo che se un giocatore che lo fa di professione non è contento di andare in panchina, è meglio che cambia mestiere».
Dall'analisi del match contro la Virtus Verona, grazie anche al contributo tattico di Linea Lane, è emerso il grande lavoro di bomber Ferrari, ma anche le ottime parate di Confente. Pane per i denti di Adriano Bardin che ha commentato alcuni interventi dicendo: «A fare la differenza nelle sue parate è la posizione, in alcuni aspetti assomiglia a Toldo». «Sta crescendo molto in sicurezza e personalità, oltre ad avere una grande fisicità», ha aggiunto Zanini che ha ascoltato con grande interesse anche l'opinione di mister Bardin sull'alternanza tra portieri: «Dipende dalle caratteristiche soprattutto caratteriali dei ragazzi. In alcuni casi è possibile, altri no». Parole sagge, come quelle contenute anche nel suo ultimo libro "Ricordi"..
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