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VENTINOVESIMA PUNTATA

La ricetta di Dal Canto «Panchina & solidità». "È solo calcio", l'approfondimento sulla Serie C. Rivedi la puntata

L'approfondimento del lunedì
È solo calcio - Puntata del 24 aprile 2023

Tasto play...off. Ma la musica partirà molto probabilmente in ritardo, sia per l'Arzignano che per il Vicenza. Tiene banco il caso Siena col possibile deferimento del club e dunque si va verso lo slittamento degli spareggi promozione. Di questo e molto altro s'è parlato nell'approfondimento È solo calcio condotto ieri dal condirettore del Giornale di Vicenza Luca Ancetti. È calato il sipario sul campionato e l'occasione è stata buona anche per fare un bilancio della stagione delle compagini vicentine. In compagnia del vicepresidente dell'Arzignano, Renzo Lorenzi, dell'ex bomber biancorosso Toto Rondon, dell'ex terzino del Lane e ora tecnico della Carrarese, che sarà protagonista ai playoff, Alessandro Dal Canto, dell'ex team manager del Vicenza Silvano Caltran e del vicecaposervizio del settore sport del GdV Giancarlo Tamiozzo.

«Qual è il problema una volta terminato il campionato? L'aspetto nervoso della partita che manca - ha detto Dal Canto -, perchè fisicamente ora non metti più dentro niente. Nell'ordine, contano la testa, la panchina lunga e la condizione atletica. Chi ha cambi nell'organico arriva in fondo. Giocheremo a intervalli regolari di quattro giorni, di fatto chi fa i playoff non si allena più, gioca». L'Arzignano ha già compiuto la sua impresa ma l'appetito vien mangiando.

Lorenzi: «Col Renate faremo la nostra gara. Nell'ultimo turno del campionato, proprio contro le Pantere, siamo partiti maluccio e non abbiamo mai trovato le misure. Dovremo fare calcio in velocità e sfruttare qualche palla inattiva, insomma affrontare la gara con lo spirito che ci ha sempre contraddistinto. Pancia piena? Ma quale...». Un campionato si vince grazie alla «solidità», parola di Dal Canto, che del Vicenza è stato anche allenatore. «Ma qui lo stadio pesa». «Pro e contro nel giocare a Vicenza - ha detto Toto -. Dopo i fischi nel derby con l'Arzignano, quando è uscito, ho chiamato Cavion; perché il rischio qui è passare dal tifoso che ti osanna a quello che ti offende e non è semplice».Di diverso avviso Caltran: «Qui vai a mille. La palla non pesa, aiuta». E Lorenzi è d'accordo con lui. «È solo che qui a Vicenza vogliono fatti, la sofferenza della gente è giustificabile dopo anni di assenza di progettualità» ha sottolineato lo storico team manager.

La speranza è che il Lane centri la promozione attraverso i playoff, ma Rondon guarda comunque con fiducia al futuro: «Se i biancorossi non dovessero farcela, le basi per ripartire ci sono. Bisogna inserire i correttivi giusti». Capitolo ritiro. Caltran: «Vivere il momento con la massima serenità è la cosa migliore, vince chi ha gruppo». Dal Canto: «Forse in Italia siamo ancora gli unici a fare il ritiro. Io da giocatore non l'ho mai sopportato, ma la scelta del Vicenza è rispettabile». Da bomber a bomber. Da Rondon a Franco Ferrari. «Sicuramente potrebbe giocare alla grande in serie B». E Dal Canto: «Io ho giocato con Schwoch che al tempo era stato bollato come giocatore di categoria. Chi è bravo, gioca dappertutto». Per l'allenatore della Carrarese, il Crotone rimane una delle favorite. «Se sei a parità di entusiasmo ma hai i giocatori forti, vinci. Per me contano soprattutto i giocatori». Non è mancato un confronto sui giovani e i vantaggi che le società hanno nell'impiegarli. Lorenzi: «I giovani sono la nostra forza». Dal Canto: «Le società vanno aiutate ma bisogna trovare un altro modo. Chi merita di giocare deve giocare a prescindere dall'età. I giovani bravi vengono fuori ugualmente». Il Vicenza sorride grazie ai suoi "under". «Corradi è forte ma deve giocare molto di più. Tonin? Ha una potenza incredibile», parola di bomber Toto.

Marta Benedetti