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Ventesima puntata

È solo calcio, Della Morte: «Rispettiamo chi contesta, dobbiamo solo lavorare». Rivedi la puntata

Ospiti in studio l'attaccante del Vicenza e gli ex biancorossi Riccardo Fissore, Roberto De Petri, Antonio Cinelli
E' solo calcio puntata del 25/01/2024

«Non siamo soddisfatti, ma lo spogliatoio è unito e non molliamo». Matteo Della Morte, uno dei giocatori biancorossi più positivi in quest'ultimo periodo, è intervenuto nell'ultima puntata di È solo calcio, condotta da Nicola Gobbo, dedicata in parte anche al ricordo di Gigi Riva, ma soprattutto al momento del Vicenza e alla partita che affronterà domenica contro la Virtus Verona. Nell'auditorium del Giornale di Vicenza, Roberto De Petri, che marcava "Rombo di tuono" il giorno della famosa rovesciata al Menti, ha ricevuto un'ondata di messaggi di stima e affetto. Chiamandolo "Maestro di calcio", si sono rivolti a lui i tifosi che hanno seguito l'approfondimento. Numerosissimi. Anche per rivedere Antonio Cinelli, un beniamino della tifoseria, ritrovare l'ex difensore Riccardo Fissore, e ascoltare la voce del tifo, rappresentata da Gianpietro Ometto.

«Compartecipo al suo più bel gol della carriera. Gigi è stata una persona eccezionale, al Menti quel giorno c'erano 35mila persone, da brividi. Il Vicenza? Si può rialzare, ma bisogna mangiare l'erba, per me qualcosa non funziona nello spogliatoio. Quando giocavo io, mi prendevano spesso per i capelli: in tutti i campionati ci siamo salvati», ha detto De Petri.

La parola a Della Morte: «Non mi prendo nessun merito per essere uno dei giocatori che ha fatto meglio ultimamente, dispiace per come sta andando, nessuno di noi è soddisfatto. Abbiamo disputato delle buone gare con Vecchi ma contro il Lumezzane c'è stato un blackout totale generale ed è un peccato: tutto quello che hai fatto di buono prima non serve più a niente. Lo spogliatoio però è unito, tra noi abbiamo parlato un sacco di volte». Riguardo ai tifosi che preparano la contestazione, il trequartista biancorosso ha affermato: «Li rispettiamo. Non so come affronteremo l'eventuale contestazione. Noi ci alleneremo bene per vincere domenica. Con Vecchi ci stiamo trovando bene, dobbiamo continuare a lavorare e portare più risultati utili a casa per arrivare a giocare i playoff da protagonisti. Il mio ruolo? Mi piace fare il trequartista, trovo più spazi. Ma davanti sto bene dappertutto».

L'esperienza di Fissore: «Perdere com'è successo al Lane a Lumezzane fa male, ti toglie le sicurezze ma io guardo il bicchiere mezzo pieno. Bisogna pedalare forte, il Vicenza ce la può fare a raggiungere il suo obiettivo, anche perché un tifo così in C non c'è. Il mercato? Ora società e allenatore devono essere bravi e cercare di isolare i giocatori che devono solo pensare ad entrare in campo per vincere».

Nostalgia Cinelli, che si è messo a studiare per diventare allenatore e ha promesso di tornare presto al Menti. «In questa squadra ci sono ragazzi che stanno insieme da poco, è un gruppo che si sta ricreando. Ci sono cicli che finiscono e vanno risistemati. Mancano delle certezze nella progettazione. Il cambiamento porta benefici ma anche incertezze. Posso solo dare un suggerimento: la tristezza non porta a niente, le annate così sono brutte ma possono portare cose importanti, il Menti in due gare si riaccende». Il messaggio a Della Morte e ai compagni: «Cercate di tirare fuori qualcosa di più tutti».

Per Ometto, «il quarto posto, ingranando la marcia giusta, è raggiungibile. Domenica allo stadio? Ci sarà chi canta e chi non canta. La rosa è fantastica, bisogna recuperare i giocatori che abbiamo perché sono tutti cavalli di razza, non ci sono seconde scelte in questo momento a Vicenza. Ma personalmente non vedo i coltelli in mezzo ai denti, ci vuole cattiveria agonistica».

Marta Benedetti