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Ventiquattresima puntata

È solo calcio, Rossi: «Vicenza-Triestina? Vincerà chi si dimostra più squadra». Rivedi la puntata

L'approfondimento del GdV: ospiti Fausto Rossi per il Lane, Lorenzo Bordo per l'Arzignano, l'ex bomber biancorosso Rachid Arma e l'ex difensore di Inter e Samp Antonio Paganin
E' solo calcio puntata del 22/02/2024

«Vado molto d'accordo con Ronaldo. E la gara con la Triestina ci dà grandi motivazioni, vogliamo continuare a vincere». Fausto Rossi a tutto campo nell'ultima puntata di È solo calcio andata in onda ieri. «Vincerà chi sarà più squadra», ha detto il play del Lane, ospite nell'auditorium del Giornale di Vicenza assieme a Rachid Arma, Antonio Paganin e Lorenzo Bordo, con Nicola Gobbo a dirigere le operazioni.

«Con Vecchi è arrivata linfa nuova - ha affermato Rossi -, il mister ha portato tranquillità unita ai risultati. Ha cercato di dare fiducia a tutti, ciascun giocatore si sente più partecipe e importante». Rossi era molto legato ad Aimo Diana. Ha spiegato: «Non lo sento da Natale, ma lo conosco bene e so che ha bisogno di staccare probabilmente. Per lui Vicenza è stata una grossa delusione. Le differenze con Vecchi? Ci sono sia sotto il profilo umano che professionale, Vecchi è stato bravo ad adattarsi alle caratteristiche dei giocatori in rosa. Tanti complimenti a lui per quel che farà, è una persona di livello».

Domenica il Menti sarà caldissimo. La gara con la Triestina può valere il sorpasso in classifica. «Dispiace aver gettato alle ortiche una stagione che poteva diventare di successo ma stiamo bene e siamo pronti a giocarci tutto nei playoff - ha detto Rossi -, non dobbiamo fare voli pindarici, la prima cosa è trovare continuità. Per quanto mi riguarda, finora non ho vissuto una stagione da protagonista come mi aspettavo ma il bello viene adesso. Ronaldo? Andiamo molto d'accordo. I nostri bimbi vanno anche all'asilo insieme. Siamo due giocatori importanti e il mister in questo momento non ci vede insieme. Ma nessun problema, l'importante è il risultato».

Il doppio ex Arma, ora attaccante del Caldiero, ha provato a "leggere" il match: «Ferrari e Lescano possono fare la differenza ma più del singolo giocherà il fattore mentale delle due squadre. Si parte da 0-0, è una gara con stimoli incredibili e vorrei essere in campo. Non ho capito l'esonero di Tesser. Vecchi l'ho avuto un anno, sicuramente ha dato degli stimoli importanti ai giocatori, è molto preparato». Il centravanti marocchino ha riaperto anche il libro dei (recenti) ricordi: «Nell'anno della promozione in B con il Lane, si era percepito subito un ambiente familiare, sembrava ci conoscessimo tutti da tempo. Mister Di Carlo è stato bravo nella gestione e il nostro era un gruppo vincente. In settimana giocavamo le partitelle e mettevamo le crocette a chi perdeva. Poi chi ne aveva di più pagava la cena».

Ora la squadra gioca più in verticale, ha una manovra meno ragionata - ha detto Paganin -. Il Lane ha tutto il diritto di sentirsi forte con quel pizzico di umiltà che ti porta ad avere risultati. Quando una squadra è forte deve pensare in maniera forte. Il Vicenza si deve infilare nelle difficoltà della Triestina».

Ostacolo Padova per l'Arzignano. Bordo: «Qualcosa ci manca ma non è solo davanti. Manca una scintilla, non abbiamo mai trovato la continuità nei momenti decisivi. Personalmente mi piacerebbe misurarmi in una piazza più importante. Col Padova sarà difficile ma all'andata abbiamo disputato una delle nostre migliori partite».

Dall'auditorium del GdV alla redazione de Il Piccolo di Trieste. «C'è un clima molto favorevole al Vicenza - ha detto il collega giornalista Ciro Esposito -. La Triestina si trova in mezzo ad uno tsunami tecnico e ambientale dovuto al post esonero di Tesser e ai tre ko di fila. Col Lumezzane la squadra non c'era proprio con la testa».

Marta Benedetti